Paola Volpato e il femminicidio
Vincenzo Lovino ha parlato con l’artista noalese Paola Volpato. Artefice di una mostra sul tema del femminicidio a Chioggia. Ogni giorno in Italia 88 donne sono vittime di atti di violenza, una ogni 15 minuti. Più di 90 i femminicidi nel 2019. I dati per il 2019 sono parziali. Sono invece certi quelli del 2018 e dicono che le violenze contro le donne sono ancora in crescita. Sono state 142, lo scorso anno, le vittime di femminicidio (+0,7%), 119 in famiglia (+6,3%). Questo racconta l’annuale rapporto Eures: Femminicidio e violenza di genere in Italia. Aumentano anche le denunce per violenza sessuale (+5,4%), stalking (+4,4%) e maltrattamenti in famiglia (+11,7%).
La giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
Istituita dall’ONU raccoglie iniziative, manifestazioni, testimonianze per sensibilizzare e parlare di quella violenza che ormai conta numeri allarmanti. Tante le iniziative sul territorio nazionale, ma anche nei vari comuni, dove un contributo importante arriva dagli artisti. A Chioggia, presso il Museo Civico Laguna Sud, il 23 novembre è stata inaugurata la mostra di Paola Volpato.
Paola Volpato
Un lavoro artistico e civile di memoria che dal 2015 la vede ritrarre tutte le donne uccise per femminicidio in Italia. Opera potente ed antiretorica che si forma site specific e che a Chioggia sarà una video istallazione in una capovolta ed immersiva black-box potenti ed antiretoriche istallazioni, monumenti alla memoria delle donne uccise a causa della violenza che questa società maschilista perpetra contro il genere femminile.
L’intervista a Paola Volpato
Paola, quando una donna muore, quando una donna viene aggredita i mass media riportano i fatti con frasi che alcune volte fanno intendere che ci sia nel comportamento, nell’abbigliamento, nel modo di fare qualcosa che ha istigato la violenza. “Si, purtroppo alcune volte è così, non ho parole per queste
giustificazioni!”
Le aspettative della mostra
Cosa si aspetta da questa mostra? “Mi aspetto di sensibilizzare la gente, spero di riuscire a trasmettere il pensiero di discriminazione e di possesso che la violenza racchiude e che per questo deve essere riconosciuto come tale ed evitato”
Il supporto
Le istituzioni locali si sono dimostrate sensibili all’argomento? “Alcune sicuramente si, mi aspetto però che il tema sia trattato con la massima attenzione perché l’attenzione e la cura di certi temi sono indicatori della qualità di vita di una città. Nella giornata del 25, sulla torre di Noale ci sarà una installazione illuminata di rosso e da una apertura sarà mostrato il mio video con i ritratti delle donne uccise nel 2019”
Per chi volesse visitare la mostra, ci sarà tempo fino al 6 dicembre 2019, perché il no alla violenza deve essere tutti i giorni non solo il 25 novembre.
Paola Volpato lotta con la sua mostra, ma partecipa a campagne, slogan, racconti (landies) attraverso tutti i mezzi di comunicazione, affinché la violenza di qualunque genere e di qualunque colore o forma si fermi.