Veneto zona gialla, Zaia: “Con questi numeri ci finiamo in due-tre settimane”
Veneto in zona gialla? Per il presidente della Regione Luca Zaia “se si continua così, con i numeri di questi giorni” ci finisce “nel giro di due-tre settimane”. “E dopo c’è l’arancione ed il rosso, e con il rosso, ricordo, si chiude tutto. Quindi, se non facciamo attenzione rischiamo ‘di farci male’ “, è l’allarme lanciato in conclusione del suo intervento in Consiglio regionale, riunito per il bilancio, in cui ha spiegato che “la giustificazione non può essere che i vaccini non funzionano, perché non è così: i vaccini funzionano e lo stanno dimostrando”.
Covid Veneto, l’ultimo bollettino
Sono 1.265 i nuovi contagi da coronavirus registrati in Veneto ieri, con il totale da inizio pandemia che sale quindi a 514.796. Lo riferisce il bollettino con numeri e dati covid della Regione. Gli attualmente positivi continuano a salire, con 29.768 persone in isolamento. Mentre sono 6 le vittime del virus nelle ultime 24 ore, per un totale che sale a 11.953 morti dall’inizio della pandemia il 21 febbraio 2020. “Nell’ultima settimana abbiamo avuto un aumento degli accessi nei pronto soccorso del Veneto a causa del covid, ma non credo che questo aumento si possa riferire alla variante Omicron. Il dato preoccupante è che nell’ultima settimana abbiamo avuto un aumento del 25% di ricoveri in ospedale per il Covid e del 20% ricoveri nelle terapie intensive, con Padova che è la prima provincia: nell’ultima settimana siamo arrivati a 200 casi positivi per 100 mila abitanti, una percentuale di affetti dal virus preoccupante”, dice il Governatore del Veneto tracciando un quadro nella situazione sempre più grave dei ricoveri negli ospedali della regione a causa del coronavirus.
Abbiamo un’arma, usiamola!
«L’arma più potente che abbiamo – ha proseguito Zaia – sono i vaccini. La campagna vaccinale ha quasi raggiunto l’86% della popolazione. Ci troviamo quindi davanti a uno scenario nuovo: a parità di contagi quotidiani, abbiamo un quarto di ricoveri rispetto al passato. Pur tuttavia, anche la vita amministrativa deve continuare e ci apprestiamo ad approvare il bilancio in uno scenario emergenziale, anche se si sono registrati segnali incoraggianti di una ripresa economica. Lo sforzo fatto non è stato indifferente. Il ‘sentiment’ delle imprese è ora positivo, anche se ci vuole stabilità dei mercati e libertà di movimento, in un mondo ormai globalizzato, soprattutto con riferimento al Veneto, una regione – ha concluso – molto legata al mercato internazionale».
Gli investimenti
«Il bilancio che verrà discusso nei prossimi giorni è un documento costruito con coscienza del fatto che siamo ancora nel pieno della pandemia, con 30mila casi in isolamento, mesi difficili da affrontare e scenari in mutazione». Lo ha detto Zaia aprendo i lavori del Consiglio regionale impegnato, a partire da oggi, nella discussione del Documento di Economia e Finanza Regionale, il documento programmatorio triennale alla base della manovra di bilancio che presenta lo scenario complessivo ed organico dei documenti di programmazione (programma di governo, Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, programmazione comunitaria 2021-2027).
Quanto vale il covid
Il governatore ha ricordato che solo il Covid «vale circa 1 miliardo e 300 mila euro di spese straordinarie: un impegno finanziario, logistico e gestionale eccezionale. Rispetto all’ultima ondata abbiamo una campagna vaccinale ben avviata che si somma all’antinfluenzale e ai centomila test al giorno di ricerca diagnostica. Sicuramente faremo delle scelte, anche dure, per garantire la presenza dei 1600 sanitari impegnati in queste tre priorità che ci confermano come una delle regioni che sta affrontando meglio la pandemia».