Veneto a rischio paralisi causa quarantene e Zaia va in pressing sul Governo
La traiettoria del virus è cambiata, per questo occorre modificare le regole che in queste settimane stanno tenendo a casa migliaia di veneti, la maggior parte dei quali positivi asintomatici o semplici contatti stretti negativi.La situazione è seria e gli allarmi che arrivano da scuole e aziende – quasi paralizzate – lo dimostrano.
Zaia porta un esempio su tutti
Sullo sfondo, le indicazioni dell’Ecdc, il Centro europeo della prevenzione delle Malattie e le mosse di alcuni Paesi che, in termini epidemiologici, precedono l’Italia di qualche settimana. Insomma, la strada – dice Zaia – è segnata. Flessibilità invocata da buona parte dei presidenti di Regione, alcuni dei quali si sono già mossi su un tema specifico, ma cruciale, con Zaia che sembra concedere ancora un po’ di tempo al Ministero.
Chiedo attenzione
Attenzione, sottolinea il governatore, se da un lato il virus non va assolutamente sottovalutato dall’altro si sta endemizzando. Lo dimostra anche la curva dei ricoveri, stabile nonostante il contagio galoppi – altri 22 mila casi in 24 ore -, fotografia che consegna il Veneto ad altre due settimane di giallo. Il merito resta inequivocabilmente dei vaccini e dopo un anno il traguardo non è solo psicologico.