Palù (Aifa): “Fondamentale vaccinare i ragazzi tra i 12 e i 15 anni per bloccare le varianti del Covid”
«Vaccinarsi non è solo un diritto per la nostra salute ma un dovere per la comunità e quindi in un momento di bassa prevalenza in cui iniziano a circolare delle varianti sappiamo che la vaccinazione soprattutto con mRna è efficace. Quindi la vaccinazione anche dei 12-15enni è importante per interrompere la catena del contagio». Così il presidente di Aifa Giorgio Palù oggi, 15 giugno, a Venezia. «L’importanza di vaccinare è di coprire anche la popolazione degli adolescenti perchè più vacciniamo e più blocchiamo la diffusione delle varianti»
Più vaccini, più protezione
«Più si vaccina più si protegge anche quella fetta di popolazione che non è ancora vaccinata», dice Palù che sui giovani sottolinea come gli effetti avversi del vaccino negli adolescenti «sono tutti minori e reversibili». «Quindi vacciniamo tutti anche gli adolescenti. Ci sono dati di efficacia al 100% negli adolescenti e di sicurezza, come dimostrano i recenti dati della Cdc americana», conclude Palù.
Meno parole, più fatti
«Un’altra lezione che dovremo prendere da questa pandemia – ha anche detto – è sul piano della comunicazione: in Germania parla un virologo, in Inghilterra due, in Usa uno qui da noi parlano tutti. La scienza non è democratica, non basta andare da chiunque in cerca di un titolo, bisogna cercare chi è veramente autorevole e parlare solo con lui».
La campagna vaccinale
Palù ha poi fotografato la situazione attuale della campagna vaccinale in Italia: «Abbiamo 930mila soggetti con una prima dose di AstraZeneca sotto i 60 anni, più circa 2,3milioni di dosi da impegnare per la fascia d’età compresa tra i 12 e i 15 anni. Ci sarà certamente un ritardo rispetto a quanto annunciato dal generale Figliuolo e al ritmo di 600/650mila vaccinazioni al giorno si raggiungerà il target vaccinale del 60% della popolazione vaccinata a settembre».