L’occupazione nel comparto dell’artigianato della Riviera del Brenta registra un dato positivo nei primi sei mesi del 2022 con un numero di assunti che supera la quota dei licenziati, dimissioni e pensionamenti
A dare i dati è Giorgio Chinellato segretario dell’ Associazione Artigiani Piccola e Media impresa Città della Riviera del Brenta. Associazione che conta sul comprensorio dei 10 Comuni della Riviera oltre 900 aziende. Le nuove assunzioni fra le aziende che fanno parte dell’ Associazione, complessivamente sono state 240, mentre chi ha lasciato il lavoro sono stati 198 .“Fra le assunzioni quelle a tempo determinato sono 116 , quelle a tempo indeterminato sono 73 – spiega Chinellato – gli altri tipi di assunzioni rientrano fra apprendisti e tirocini”.
Cessazione del lavoro
Nel campo di chi ha cessato il lavoro, sono le dimissioni volontarie quelle che si presentano decisamente più numerose, e sono 125, quelle per mancato rinnovo del contratto a termine sono 36. Il resto in misura di qualche unità mese per mese riguardano invece la cessazione del rapporto per fine stage e tirocinio, pensionamento, i licenziamenti per giustificato motivo. “Le imprese artigiane della Riviera dimostrano dati alla mano- dice
Chinellato- di aver affrontato bene le sfide che si sono poste davanti, legate alle difficoltà dovute al rincaro energetico, gli strascichi ancora in corso legati agli effetti della pandemia, le tensioni internazionali e anche la difficoltà di trovare manodopera specializzata in settori come quello della calzatura e della meccanica“.
L’edilizia
L’Associazione Artigiani della Riviera del Brenta sottolinea poi, come certi settori che hanno avuto una forte richiesta di lavori come l’edilizia perché legata al bonus del 110 % ora debbano stabilizzare gli organici. “Serve per le aziende artigiane sempre più puntare su innovazione e tecnologie – spiega Chinellato – fornendo però un prodotto di altissima qualità e particolare che da sempre contraddistingue il comparto”. Chinellato poi sottolinea come siano proprio i comparti dell’edilizia, della calzatura e della meccanica quelli che hanno avuto il maggior numero di assunti in questi primi sei mesi del 2022. Non mancano le forti preoccupazioni per l’autunno in arrivo. “A fronte di questi buoni risultati – dice Chinellato- servono urgentemente misure in grado di aiutare le imprese in difficoltà che con ingegno e grande coraggio stanno affrontando difficoltà collegate all’inflazione al rincaro delle materie prime e dell’energia e nel caso dell’edilizia alla fine degli aiuti legati al bonus 110%”. Resta il importante infine per l’Associazione il ruolo legato alla formazione e alla capacità di radicamento delle imprese sul mercato e sul territorio, obbiettivi che l’Associazione con il suo impegno costante a fianco delle imprese ha sempre ritenuti prioritari.