“Amiamo il nostro territorio” con Brenta Sicuro nelle scuole di Arzergrande
ARZERGRANDE. “Amiamo il nostro territorio” è stato lo slogan e il filo conduttore dell’attività didattica che si è svolta nelle scorse settimane ad Arzergrande in tutte le classi delle scuole primarie, sia del capoluogo che della frazione di Vallonga.
Quasi 250 ragazzi sono stati impegnati a condividere le tematiche della conoscenza del territorio, del rischio idrogeologico connesso, oltre che del rispetto e protezione dei territori dall’incuria e dall’abbondono dei rifiuti.
Il progetto è nato fra la stretta collaborazione dell’amministrazione comunale con il comitato Intercomunale Brenta Sicuro, che ha condotto le giornate in aula con l’ausilio di originali documenti e vari filmati, tratti dalle attività del comitato. Alcuni filmati di repertorio hanno testimoniato drammatici momenti alluvionali vissuti dal nostro territorio.
In aula è stato notevole l’interesse per i temi svolti. Le lezioni sono state arricchite da molte domande e testimonianze dei ragazzi. Il percorso progettuale ha seguito l’analoga iniziativa che si è svolta qualche mese prima a Codevigo, riscuotendo enorme successo.
L’esposizione è partita spiegando la conformazione del nostro territorio attraverso le continue trasformazioni. Si sono condivise le preoccupazioni per il nostro ambiente che presenta fragilità ed ha bisogno di cure e opere per garantire tranquillità a i cittadini, chiamati, per esempio, a pulire i tombini davanti casa.
Si è parlato in modo diffuso della “piaga” dell’abbandono dei rifiuti, sia con la spiegazione dei danni ambientali ed economici che provoca, sia con l’illustrazione di varie sessioni di pulizia organizzate con gruppi numerosi di partecipanti, con l’invito ai ragazzi di condividere i momenti di pulizia organizzati da gruppi di volontari. Si è parlato anche della necessità di differenziare correttamente i rifiuti per poter arrivare a riutilizzare i materiali conferiti, anziché vederli distrutti.
L’informazione sui danni da abbandono dei rifiuti è, in qualche modo, il passo che precede la repressione, che si rende indispensabile nei casi in cui non vengono rispettate le basilari regole di convivenza della corretta raccolta e soprattutto del rispetto del territorio. Repressione intesa come pesanti multe, o denunce, fino addirittura a “taglie” poste sui colpevoli.
Con il pretesto di un piccolo concorso si è, poi, proposto di condividere ulteriori momenti in classe attraverso la redazione di temi o disegni, collettivi oppure singoli. Ai ragazzi ed agli insegnanti sono stati consegnati tutti i materiali esposti in aula oltre che una scheda di valutazione sulla esposizione del comitato.
Una simpatica maglietta, creata per l’occasione, fornita dal prezioso sponsor “Croma colorificio” oltre che l’attestato personalizzato per ogni alunno hanno concluso le lezioni al grido di “Amiamo il nostro territorio”.
Al termine del percorso educativo, la premiazione è avvenuta in forma solenne alla presenza del sindaco Filippo Lazzarin e al Vicesindaco Teresina Ranzato, a loro volta soddisfatti dell’esito dell’iniziativa.
Sara Zanferrari