A Venezia, Mestre e in terraferma bambini positivi al Covid contagiati da genitori No vax
Bambini positivi contagiati dai genitori No vax. A denunciare il fenomeno è Vito Francesco D’Amanti, presidente veneziano dei pediatri: «Soltanto nell’ultima settimana ho affrontato 7 casi di questo genere. Ragazzini tra i 6 e i 14 anni, tutti contagiati da mamme e papà No vax. Due avevano più di 12 anni, non erano stati vaccinati. Dopo quanto accaduto, sono riuscito a far ragionare alcuni genitori, ma con altri non c’è stato niente da fare. E’ nostro dovere provare a convincere chi ha paura del vaccino, cercare un punto di equilibrio» dice D’Amanti. Del resto, il virus sta correndo proprio nella fascia più giovane della popolazione: nel Veneziano, un positivo su quattro ha meno di 14 anni.
Contato
Intanto le tre frontiere della profilassi sono contact tracing, screening e vaccinazioni. E, con l’aumento dei contagi e i numeri della campagna vaccinale, l’impegno richiesto da qui ai prossimi mesi sarà di giorno in giorno maggiore. «Vaccinare, offrire ai cittadini il vaccino, sostenere l’attività di contrasto al Covid dentro l’attuale emergenza epidemiologica, deve essere di nuovo la priorità: su questa sfida vanno concentrate tutte le professionalità, dai medici in formazione agli infermieri, dagli specialisti ai dirigenti. Vogliamo arrivare a un Natale nel quale guardare alla nuova ondata come superata, con la stessa forza di reazione con cui abbiamo superato le precedenti» l’appello del dg dell’Usl 3 Edgardo Contato.
Le minacce
Intanto, dopo le minacce e le aggressioni subite dai sanitari dal PalaExpo da un gruppo di violenti e prepotenti, arriva la denuncia di Giovanni Leoni, presidente Once: «Non possiamo accettare episodi così gravi di intimidazione, fisica e verbale, nei confronti degli operatori sanitari che si spendono ogni giorno con professionalità e impegno per la tutela della salute di tutti».
Nel Veneto Orientale
Pronti nuovi 14 posti letto per le malattie infettive all’ospedale di Jesolo, saranno utilizzabili a partire dai prossimi giorni in caso di necessità per nuovi ricoverati contagiati dal covid. Si aggiungono ai 22 già attivati nel primo modulo, di cui 18 sono quelli occupati dai pazienti non gravi e quindi in area non critica. Altri cinque pazienti sono invece in terapia intensiva, suddivisi tra gli ospedali di San Donà e Portogruaro.
La maggior parte dei ricoverati non sono vaccinati
A causa dell’aumento dei posti letto attivati, i pazienti esterni della fisiatria saranno dirottati in questo periodo all’ ospedale di San Donà per le visite e cure fisioterapiche perchè i posti letto aggiuntivi sono proprio in questo reparto dell’ospedale. Per il momento non si parla ancora di una possibile apertura del Covid hospital al lido, che implicherebbe la chiusura di tutti gli altri servizi, anche se può essere aperto nel volgere di 48 ore in caso di emergenza.
Trend in aumento
Il trend dei contagi è in costante aumento, anche ieri erano 100 i nuovi positivi che nel Veneto orientale hanno superato ormai i 1200, con tanti contagi soprattutto nelle scuole, dagli asili alle elementari e medie. La maggior parte sono proprio nella fascia 0-12 anni. All’ospedale di Jesolo continuano anche le terapie con anticorpi monoclonali che hanno ormai interessato oltre 200 pazienti in via di guarigione e consentito di evitare la riapertura del covid hospital.