Ufficiale: Malagò spinge per Cortina e Milano alle Olimpiadi
A settant’anni dai Giochi del 1956 Cortina potrebbe ritrovare il brivido e il prestigio delle Olimpiadi invernali nel 2026, ma stavolta in abbinata con Milano: il Coni ha ufficializzato al Cio che la candidatura italiana sarà quella del tandem lombardo-veneto. Esultano tutti, da Milano a Cortina a Venezia («Bellissima notizia, ora avanti tutta», commenta il governatore Luca Zaia). È arrabbiata invece Chiara Appendino, sindaco di Torino, che insiste perché la candidatura “solitaria” della sua città sia presa in considerazione; un’eventualità che appare oggi sfumata.
«La nostra è dichiarazione concordata, anche nella discussione degli ultimi giorni, con il Governo», le parole di Giovanni Malagò, presidente del Coni «non c’erano alternative alla luce della scelta Torino di sfilarsi dalla candidatura a tre». Nella lettera inviata al Comitato olimpico internazionale, il Coni afferma che il prescelto è «un progetto innovativo, secondo le linee di Agenda 2020» che includerà le regioni Lombardia e Veneto, «entrambe pronte a sostenere l’offerta e fornire le garanzie» e che la candidatura ha «il sostegno politico del nostro Governo» . Come dire, una proposta blindata e a prova di ripensamenti.
A Buenos Aires è in programma la sessione del Cio in cui l’Italia ufficializzerà la sua candidatura; nelle stesse ore, a Venezia, Zaia ospiterà i partner lombardi – il sindaco Sala e il governatore Fontana – e il sindaco cortinese Ghedina – insieme a Diana Bianchedi del Coni, per fare il primo punto organizzativo e, magari, parlare di fondi. In proposito, il vicepremier Di Maio ribadisce che alle candidate spetta l’onere finanziario, circa 400 milioni. Lega, ma anche il M5S del Veneto, insistono invece, al pari di Pd e FI, perché il Governo faccia la sua parte.
«Se sarà necessario, troveremo le risorse», fa sapere Zaia, spalleggiato da Fontana e Sala «il mondo dell’economia ha già dichiarato di volersi mettere in gioco» . A Cortina i Mondiali di sci del 2021 prevedono già investimenti per 300 milioni: ai piedi delle Dolomiti resta da fare la pista di bob (30 milioni) e occorrerà realizzare il villaggio olimpico e il media Center, peraltro smontabili. È anche vero, però, che il Cio stanzierà circa 980 milioni di euro.
Tant’è. La corsa ai Giochi sarà decisa nella sessione del Cio convocata nel settembre 2019 a Milano, anche se la votazione finale potrebbe svolgersi a Losanna per motivi di neutralità. Le rivali in campo sono Stoccolma, Calgary e la turca Erzurum mentre si è ritirata la giapponese Sapporo. Intanto a Zaia è arrivata la disponibilità del sindaco di Verona, Sboarina ad ospitare la cerimonia inaugurale in Arena.
A.V.