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Industria veneta: vola l’export

La locomotiva manifatturiera veneta continua a crescere dimostrando solidità e forza grazie all’export, ma l’incertezza del mercato globale rischia di oscurare le performance delle imprese nei prossimi mesi.

E’ uno scenario complessivamente positivo quello registrato dal settore industriale regionale veneto nel secondo trimestre di quest’anno, con la produzione che vola a +4% su base annua grazie soprattutto alle favorevoli dinamiche legate alle esportazioni.

Non mancano tuttavia alcune perplessità legate alle aspettative di vendita nel trimestre estivo e nella seconda parte dell’anno. A dirlo è l’indagine “VenetoCongiuntura” eseguita da Unioncamere Veneto per il secondo trimestre 2018 su un campione di 1.505 imprese con almeno 10 addetti.

Per quanto riguarda la produzione, sotto il profilo dimensionale la performance migliore riguarda le imprese di piccole dimensioni, dove l’aumento risulta del +4,9%; seguono le medie e grandi imprese con una crescita del +3,6%. La crescita più marcata ha riguardato i beni di investimento (+5,9%), seguiti dai beni intermedi (+5%) e di consumo (+2,1%). A livello settoriale la tendenza positiva è evidente nel comparto della gomma e plastica (+8,4%), nei comparti delle macchine ed apparecchi meccanici (+6,5%), nei mezzi di trasporto (+6%) e nei metalli (+5,2%).

Il fatturato totale evidenzia una dinamica positiva del +4,8% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, in aumento rispetto alle variazioni del primo trimestre (era +3,5%). La dinamica positiva del fatturato è ascrivibile sia all’andamento positivo del mercato interno, sia alla significativa ripresa delle vendite all’estero con un +6,6%, rispetto al +2,8% del trimestre precedente. A livello settoriale bene l’occhialeria (+14,1%), macchine ed apparecchi meccanici (+9,7%), macchine elettriche ed elettroniche (+8,8%) e gomma-plastica (+8,6%).
Migliorano anche gli ordinativi (+4,7%), grazie soprattutto alle variazioni dei comparti macchine ed apparecchi meccanici (+7,4%), gomma-plastica (+6,9%) e metalli e prodotti in metallo (+6,8%).

A peggiorare sono invece le aspettative degli imprenditori per i prossimi tre mesi. Il motivo lo spiega il presidente di Unioncamere Veneto Mario Pozza: <Il quadro che emerge dall’analisi congiunturale del settore manifatturiero nel secondo trimestre 2018 è complessivamente positivo, ma evidenzia anche segnali di preoccupazione per il trimestre successivo. Sono risultati in sintonia da un lato con l’andamento dell’economia globale, che continua a crescere su livelli significativi, dall’altro con le incertezze globali che condizionano l’andamento dell’economia regionale orientando le previsioni al ribasso. Diventa fondamentale quindi un costante monitoraggio del sistema industriale per conoscere in tempo reale lo stato di salute delle imprese che non possono essere lasciate sole, mettendo in atto politiche di rilancio che rafforzino la competitività del tessuto produttivo, che puntino sull’internazionalizzazione, digitalizzazione e valorizzazione del capitale umano>.

Michel Angelo

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