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Geopolitica e terrorismo islamico

Un incontro per esaminare e approfondire gli aspetti legati allo sviluppo del terrorismo nazionale e internazionale, con particolare riferimento a quello di matrice islamica. Era questo l’obiettivo della tavola rotonda su “Geopolitica e contrasto al terrorismo – Sicurezza Nazionale, tecniche di prevenzione e repressione “ tenutasi nei giorni scorsi presso il Centro Culturale Candiani a Mestre.

L’iniziativa è stata organizzata dalla Segreteria Provinciale del SIAP – Sindacato Italiano Appartenenti di Polizia, il “Sindacato dei Poliziotti”, ed era destinata principalmente agli operatori del settore i quali hanno potuto usufruire, per tale evento, dell’Istituto di autoformazione.

Erano presenti, oltre a numerosi appartenenti alla Polizia di Stato, il nuovo Questore di Venezia Vito Danilo Gagliardi, l’Assessore alla Sicurezza del Comune di Venezia Giorgio D’Este e alcuni studenti del Liceo Stefanini, nonchè vari esponenti della società civile e militare.

A fare gli onori di casa è stato il Segretario Provinciale del Siap, Alessandro Stranieri, il quale nel suo intervento di saluto ha sottolineato come la lotta al terrorismo faccia da sempre parte della storia della Polizia di Stato, ricordando al riguardo il nome di Alfredo Albanese, caduto per mano delle Br, a cui è intitolata la Questura di Venezia.

“Non esiste il terrorismo religioso – ha spiegato durante il dibattito Vittorfranco Pisano, Colonnello dell’Esercito Americano e già consulente del Senato Usa in materia di sicurezza nazionale – bensì il terrorismo a finalità politico-religiosa” una distinzione importante perchè serve a non confondere religione e violenza, teoria rafforzata anche dal Professor Stefano Maria Torelli, ricercatore dell’ISPI, secondo il quale “il maggior numero di vittime del terrorismo islamico si incontra proprio tra gli appartenenti alla religione musulmana”.

Il dottor Antonio Calenda, dirigente della Digos di Venezia, che recentemente ha sventato un attentato ai danni del ponte di Rialto, ha ribadito come sia indispensabile che le tecniche di investigazione e prevenzione continuino ad evolversi con la tecnologia per poter continuare ad essere efficaci.

Alla domanda di uno studente presente in sala inerente la possibile assuefazione della società ai continui episodi terroristici, il Segretario Nazionale Siap, Giuseppe Tiani ha risposto che: “non ci si deve abituare al terrorismo e alla Polizia vanno forniti gli strumenti, anche normativi per poter continuare a svolgere il compito di prevenzione fin qui svolto egregiamente”.

A chiusura dell’evento il SIAP ha consegnato una targa a Cristian Movio, il capopattuglia della Volante che a Sesto San Giovanni ha affrontato in un conflitto il terrorista che aveva compiuto la strage di Berlino. Movio, presentato dal vicesegretario provinciale Marco Mizzau, ha ricevuto una vera e propria standing ovation, con oltre un minuto e mezzo di applausi a lui tributati dalle duecento persone presenti in sala.

Positivo il commento a margine dell’incontro sia da parte del Segretario Provincia Alessandro Stranieri che del Segretario Nazionale Giuseppe Tiani i quali entrambi, nel rimarcare il successo dell’iniziativa, hanno sottolineato la necessità di confrontarsi da parte della polizia non solo al proprio interno ma anche, e soprattutto, con la società civile su argomenti anche di particolare rilievo come quello del terrorismo e della sicurezza, “anche perchè – hanno affermato – è indispensabile che ci siano gli elementi di conoscenza fondamentali per poter affrontare a vari livelli e in più ambiti problematiche che, oltre ad essere strettamente di attualità, riguardano la vita comune di ciascun cittadino, sia esso o no un poliziotto”.

Lucio Leonardelli

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