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Di Maio frena sull’autonomia del Veneto. “Non si può fare se danneggia altre regioni”

«Il principio generale è che l’autonomia non deve danneggiare le altre regioni ma deve permettere a quelle popolazione che l’hanno chiesta di averla, e quindi nell’ambito dello statuto ordinario. Non stiamo creando uno statuto speciale, stiamo creando delle regioni che hanno un’autonomia maggiore sulla base del principio costituzionale vigente». Il vice premier Luigi Di Maio non perde l’occasione di ricordare al presidente Luca Zaia quanto sarà complesso il percorso che condurrà all’autonomia.

Il leader Cinque Stelle la vigilia di Natale è stato interpellato dalle agenzie di stampa, a cui ha risposto così: «Sarà una lunga contrattazione con le regioni. Il presidente del Consiglio Conte ora avvierà la trattativa con le regioni. Abbiamo sostenuto i referendum di Lombardia e Veneto in passato, lo abbiamo fatto in tempi non sospetti. Eravamo insieme alla Lega a sostenere quei referendum un anno e mezzo fa». Per Di Maio, quindi, «bisogna tener fede a quei referendum, bisognerà andare nella direzione dell’autonomia. Che tipo di autonomia – osserva – sarà parte della discussione. Basti pensare che le due regioni interessate, Lombardia e Veneto, chiedono due tipi di autonomia diverse. Non esiste un modello di autonomia».

A.V.

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