“Cosa ci facciamo con 15 milioni?” Esplode la rabbia dei sindaci bellunesi
Fondi per la ricostruzione dal maltempo? Promesse con il contagocce. E senza la certezza che i soldi arrivino. Neppure quelli necessari a coprire la stessa emergenza. E’ la sensazione che in questi giorni attraversa le terre alte colpite dalle avversità atmosferiche. «I 15 milioni assegnati dal Governo sono una cifra importante, ma un acconto» ha detto il governatore Luca Zaia. «Con la distribuzione degli altri 200 milioni, fra le 11 Regioni coinvolte, il Veneto dovrebbe arrivare a 50». Ma siamo lontanissimi da quel miliardo che, secondo Zaia, è l’ammontare dei danni.
«Nella legge finanziaria – ammette Dario Bond, parlamentare di Fi – non c’è nessun Fondo Maltempo. L’abbiamo chiesto a Tria, ipotizzando una cifra di 900 milioni per tutto il Paese, di cui 500 per il Veneto. Ma di concreto, ad oggi, ci sono solo i 7-8 milioni della Protezione civile per la stretta emergenza». Bond dice di aver raccolto solo rumors di un possibile fondo per progetti di emergenza idrogeologica da 900 milioni, di cui 800 di derivazione Bei e 100 di stanziamento governativo. Oltretutto, questa disponibilità diventerebbe operativa solo dal 2020. «Quasi un fondo di ristoro, come quello per i truffati delle banche. Che poi vediamo quale fine sta facendo».
I sindaci del maltempo sono delusi, più che preoccupati. «Cosa direbbero i miei concittadini – provoca Jacopo Massaro, sindaco di Belluno – se annunciassi loro i primi 30 euro della ricostruzione? I 15 milioni sono una cifra irrisoria, non basterebbero neppure per Belluno. Sono sicuro che il Governo ha contezza del danno. Perché altrimenti…». Massaro invita comunque la Regione a prendere posizione. «Abbiamo la necessità – dice – che continui a supportare il nostro territorio, magari in un confronto ancora più efficace».
La Provincia, povera in canna, ha stanziato un milione e mezzo, probabilmente raddoppierà nei prossimi giorni. Come dire che i 15 milioni del Governo sono sicuramente «solo un primo stanziamento» rassicura il presidente Roberto Padrin «e il governatore Zaia non mancherà di farsi sentire e ascoltare» aggiunge Padrin. «Solo la Provincia ha 100 milioni di danni sulle strade, secondo l’ingegner Vernizzi di VenetoStrade, è evidente che la cifra indicata dal Governo non può essere assolutamente quella definitiva» conclude Padrin.
«15 milioni non sono nulla per una Provincia così fragile e duramente colpita – commenta dal canto suo Tatiana Pais Becher, sindaco di Auronzo -. Noi abbiamo calcolato danni per 5 milioni al nostro territorio. Alle istituzioni chiediamo risposte immediate e i fondi necessari per rilanciare il nostro territorio e l’economia».
A.V.