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Il comune intitola la piazza di Liettoli al liutaio Leone Sanavia

Intitolare una Piazza, cioè dare un nome ad uno spazio pubblico con l’intento di farlo diventare il nuovo centro di un aggregato urbano, è faccenda complessa, oltre che di grande rilevanza per la vita della comunità del paese di Liettoli, commenta il sindaco Zampieri.
La piazza è, infatti, luogo di riunioni, di spettacoli, di cerimonie, nonché il luogo privilegiato dello scambio e dell’attività commerciale, del contatto della comunità con il mondo esterno, dell’informazione in quanto simbolo materializzato della storia pubblica della comunità di riferimento.

Per la sua centralità, sociale ed etica prima che urbanistica, l’amministrazione ha pensato perciò di intitolarla ad una persona nota in paese, di specchiata moralità e di altissime capacità, le cui azioni e attività hanno illustrato la comunità locale e non solo, e ha individuato questa persona in Leone Sanavia, liutaio.
Leone Sanavia nacque nel 1907 a Liettoli di Campolongo Maggiore. Terminato il servizio di leva, espatriò per lavoro in Francia. Visse a Grenoble prima, a Parigi poi, dove imparò l’arte della lavorazione del legno pregiato come restauratore di mobili di pregio. Poco prima della seconda Guerra Mondiale si trasferì a Milano, e da qui tornò a Liettoli per dedicarsi alla sua grande passione: la costruzione di strumenti musicali. Le grandi doti del Sanavia cominciarono ad essere apprezzate dai più grandi musicisti italiani e non solo. Ben presto diventò uno fra i più fini liutai della nostra storia contemporanea. Produsse opere per artisti quali Alirio Diaz, Bruno Battisti D’Amario, Mario Quattrocchi, Angelo Amato; ottenne pubbliche lodi dal maestro Segovia. Si affidarono alle doti del Sanavia anche artisti come Fausto Cigliano, Domenico Modugno, Mino Reitano e Claudio De Angelis, solo per citarne alcuni. Vendette strumenti a collezionisti e appassionati provenienti da ogni parte del mondo, da New York a Tel Aviv, da Londra all’India.

Produsse ogni suo strumento artigianalmente usando legni pregiati e componenti costruiti a mano. Ogni sua opera ha un valore eccezionale per la tecnica usata nella costruzione, per l’eccellenza artistica del costruttore, per l’unicità che caratterizza l’opera. Alcune sue opere sono state battute all’asta dalla famosa Casa Sotheby’s di Londra, ed ancora oggi in internet si possono trovare strumenti in vendita. Nonostante la visibilità raggiunta nel campo della strumentistica musicale, Leone Sanavia rimase sempre un uomo semplice, restio alle luci della ribalta, al successo effimero e passeggero. Era apprezzato come uomo, ancor prima che come artista. Gli rende ulteriore onore l’aver ospitato ebrei e partigiani, durante il periodo buio della Repubblica di Salò.

Leone Sanavia è deceduto a Dolo il 02 gennaio 2004.
Programma della giornata: alle 10 S. Messa in suffragi ed alle 10.45 momento musicale a cura dell’Orchestra Giovanile “Diego Valeri”. Gli allievi suoneranno alcuni brani con strumenti realizzati da Leone Sanavia. A seguire lettura di alcune poesie dedicate al Maestro. Alle 11.15 Cerimonia di intitolazione della piazza, discorso del Sindaco e delle autorità presenti, interventi dei parenti ed alle 12 brindisi conclusivo al Patronato di Liettoli.

L.P.

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