400 posti di sostegno scoperti a una settimana dall’inizio delle scuole
Manca appena una settimana al suono della prima campanella del nuovo anno scolastico e non sono ancora del tutto completate le operazioni amministrative per assicurare tutte le cattedre coperte. Dopo l’assegnazione del ruolo a 350 docenti in tutti gli ordini e gradi di scuola, quelli che dovranno attendere di più sono i 400 aspiranti ai posti di sostegno i quali, dal momento che non ci sono docenti specializzati, dovranno essere nominati dai singoli presidi d’istituto.
Gli insegnanti di sostegno saranno “pescati” come già l’anno scorso, dalle graduatorie dei cosiddetti posti comuni, non garantendo agli studenti e alle famiglie dei disabili quel grado di competenza professionale richiesta dalle leggi. I docenti di sostegno saranno nominati ad anno scolastico iniziato e, quindi, in tante classi ci saranno problemi non di poco conto per seguire da vicino i ragazzi con disabilità sino all’arrivo degli insegnanti loro dedicati.
Intanto il Provveditorato agli Studi, guidato dal dirigente Andrea Bergamo, ha già attivato il calendario per assegnare le nomine annuali. Sono già state convocate le aspiranti maestre alle elementari. Oggi sarà il turno dei docenti alle medie e alle superiori, mentre lunedì 10 settembre saranno assegnate le supplenze per le materne statali che, diversamente dalle comunali che hanno aperto l’anno scolastico lunedì scorso, cominceranno mercoledì 12. Nei prossimi giorni saranno erogate anche le supplenze per il personale Ata.
E intanto non si placano le polemiche per il gran numero di reggenze assegnate dal Miur ai presidi titolari. A Padova sono 38 su 108, più la prossima reggenza che sarà assegnata all’istituto Ruzza per sostituire la preside Anna Maria Addante. Nel Veneto sono 260 su 600.
Per questo motivo l’Anp (Associazione nazionale Presidi) del Veneto, guidata dal dirigente polesano Armando Tivelli, ha inviato al Miur, a Daniela Beltrame (già a Roma dove ha assunto al Ministero di viale Trastevere un incarico più importante) e anche all’assessore regionale Elena Donazzan, un comunicato molto duro.
«La “pluriennale grave inerzia dei decisori politici e dei vertici del Miur» si legge nella nota, «ha fatto diventare il fenomeno endemico e patologico. Siamo davanti alla violazione dei più elementari e basilari principi costituzionali e giusvaloristici, per questo l’Anp del Veneto non esclude di citare gli autori delle nomine per eccessive reggenze per comportamento anti-sindacale anche perché, per governare le scuole dove sono titolari e gli istituti dove svolgono le mansioni da reggenti, rischiano di avere problemi di salute e sono costretti a sopportare ritmi di lavoro inumani».
C.C.