Pioggia di medaglie per l’Italia ai mondiali di nuoto a Budapest
E’record di medaglie per gli Azzurri ai mondiali di nuoto a Budapest: nove allori – cinque ori, due argenti e altrettanti bronzi – per un bottino che è il più ricco di sempre. E’ clamorosa l’impresa di Gregorio Paltrinieri: non partendo tra i favoriti, ha dominato i 1.500 stile libero, in testa dalla prima all’ultima vasca, e fino a 100 metri dal traguardo con tempi da record del mondo. Ha chiuso in 14’32″80, inavvicinabile per tutti gli altri, conquistando un oro straordinario. Per lui record dei campionati, che è anche record italiano ed europeo. Dietro di lui sul podio lo statunitense Finke e il tedesco Wellbrock, favoriti della vigilia ma che nulla hanno potuto fare per arginare la ‘fuga’ dell’azzurro. “Lo sapevo che potevo fare bene – ha detto a caldo – lo sapevo che potevo vincere due ori in vasca, poi l’800 è andato così e ho pensato che oggi piuttosto morivo in vasca ma volevo dare il massimo”. Altro oro storico per l’Italia quello della staffetta 4×100 mista con il tempo di 3’27″51, battendo i favoritissimi Stati Uniti (3’27″79) e la Gran Bretagna (3’31″31). Gli azzurri hanno tenuto dietro gli Usa in tutte le frazioni, con Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Federico Burdisso e Alessandro Miressi. “Questa medaglia la sognavamo, ci credevamo, abbiamo fatto tutti dei parziali pazzeschi e ce la siamo meritata”, ha detto Ceccon ai microfoni Rai. “Era l’ultima gara, dovevamo dare tutto, e poi la prestazione di Gregorio ci ha gasati”, ha detto Miressi, riferendosi all’oro di Paltrinieri. “Meglio di così non potevamo fare, siamo felicissimi”, ha commentato Burdisso, mentre Martinenghi ha rivelato: “Prima della gara ci siamo detti, sarebbe bello cantare un inno tutti insieme per la prima volta”.
Torna il grande nuoto
Thomas Ceccon ha invece chiuso quarto nei 50 dorso, alle spalle degli statunitensi Justin Ress (24″12) e Hunter Armstrong (24″14) e del polacco Ksawery Masiuk (24″49). Ceccon ha chiuso in 24″51, a due centesimi dal podio sul quale però è salito, per prendere il bronzo, perché inizialmente lo statunitense Ress era stato squalificato. Poco dopo però i giudici hanno annullato la squalifica, rendendo meno dolce una serata che però per Ceccon è ugualmente straordinaria, con l’oro della staffetta. Altra medaglia ‘pesante’, l’argento di Benedetta Pilato nei 50 rana, anche se partiva da favorita: con 29″80, è stata battuta dalla lituana Ruta Meilutyte (29″70). Terza la sudafricana Lara van Niekerk con 29″90. Pilato era favorita, detentrice del record del mondo e fresca di medaglia d’oro nei 100, dunque è un po’ delusa: “Ho sentito la tensione molto di più del 100, ho sbagliato sicuramente la partenza ma è comunque una medaglia mondiale e sono contenta. Io avevo puntato tutto su questa gara, il 100 è stata una sorpresa. La delusione c’è perché 29″8 non è un tempo che mi rappresenta, ma magari mi rappresenta in questi giorni purtroppo”. In mattinata, per l’Italia soddisfazione anche dal sincro, con il secondo oro ai Mondiali per il duo composto da Giorgio Minisini e Lucrezia Ruggiero. Gli azzurri hanno vinto nel duo libero misto, per loro seconda affermazione mondiale dopo l’oro nel tecnico lunedì scorso. Battuti, nell’ordine, Giappone e Cina.