Osvaldo Bagnoli e il magico Verona
La storia e i personaggi che in quattro anni, dalla stagione 1981-82 alla storica stagione 1984-85, hanno segnato un’epoca del calcio-scaligero, il Verona di Osvaldo Bagnoli. Osvaldo Bagnoli è nato a Milano il 3 luglio del 1935, da giocatore ha vinto uno scudetto con il Milan avendo come compagni di squadra Radice, Maldini e Liedholm, tre altri grandi allenatori di ieri.
L’avventura del Verona di Bagnoli
L’avventura a Verona inizia nella stagione 81-82 con la vittoria del campionato di B e la conseguente promozione in A. In quel Verona giocano Garella, Oddi, Lelj, Ipsaro, Cavasin, Tricella, Manueli, Di Gennaro, Gibellini, Guidolin e Penzo. Con il suo gioco domina il campionato cadetto riportanto il Verona nel campionato che conta. Nella stagione 1982-83, il Verona è la squadra rivelazione del torneo, conquistando contro ogni pronotisco la quarta posizione. In quella stagione la formazione-tipo del Verona era: Garella tra i pali, Oddi, Marangon, Volpati, Spinosi, Tricella, Fanna, Sacchetti, Di Gennaro, Dirceu e Penzo.
Verona e il “suo” Bagnoli
Nella stagione 1983-84, il Verona si schiera in campo con: Garella, Ferroni, Marangon, Volpati, Fontolan, Tricella, Fanna, Sacchetti, Galderisi, Di Gennaro e Iorio. Arriva l’anno magico, la stagione 1984-85. Quello del memorabile scudetto.
I giocatori uno per uno. Difesa
Garella: portiere eccezionale tra i pali e nelle uscite con le mani e con i piedi. Ferroni: marcatore ossessivo non perde mai l’uomo. Marangon: grande propulsore sulla sinistra, eccellente tecnica e precisione di appoggio. Briegel: possente diga di centrocampo, il tedesco è abile, concreto nell’inserimento offensivo e sui calci piazzati. Fontolan: è il secondo marcatore-fisso di Bagnoli, asfissiante la sua marcatura. Tricella: libero di grande talento tecnico-tattico, partecipa attivamente alla costruzione del gioco.
Centrocampo
Fanna: una spina nel fianco per le squadre avversarie, pratico e veloce sulla fascia. Volpati: chiude gli sganciamenti dei compagni e sorprende in avanti con furbizia. Galderisi: la sue principali caratteristiche sono la velocità di battuta e gli scatti brevi. Di Gennaro: giocatore con un grande senso tattico, battuta lunga e buon tiro da fuori.
Attacco
Elkjaer: attaccante molto possente fisicamente. Buon realizzatore nonché determinante nel lavoro di squadra. Con questi undici campioni, Bagnoli porta il Verona nel calcio d’èlite. Conquistando il primo tricolore della storia della società scaligera.
La rosa del magico Verona
Portieri: Garella, Spuri
Difensori: Fontolan, Ferroni, F. Marangon, L. Marangon, Tricella.
Centrocampisti: Briegel, Bruni, Di Gennaro, Donà, Volpati.
Attaccanti: Elkjaer, Galderisi, Fanna, Turchetta.
Come Bagnoli ha conquistato lo scudetto
Il triangolo di ferro formato da Tricella, di Gennaro e Volpati, senza un vero regista. Fanna ispiratore della fascia destra. La forza di Briegel e il tandem Galderisi-Elkjar. La marcatura ossessiva di Ferroni. Le avanzate di Marangon. L’eccezionale capacità collettiva di liberarsi sempre della palla di primo istinto nonché di passare velocemente dall’azione difensiva a quella d’attacco.
Lo schieramento in campo del Verona di Bagnoli
La potente diga di centrocampo formata da Briegel e Volpati ha il doppio compito di fermare gli attacchi avversari e di impostare il gioco offensivo dei gialloblù. L’azione di Fanna sulla fascia destra con Di Gennaro in posizione più centrale. Le punte mobili Galderisi nonché Elkjaer scambiano continuamente le loro posizioni creando quindi scompiglio nelle difese rivali.