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Migliorini ancora al San Donà

La notizia è ufficiale: il tecnico veronese di Pescantina, Gianni Migliorini ha detto di nuovo si, alla proposta di rinnovo come tecnico, per la prossima stagione 2020-21 nei biancocelesti del Sandonà militante nel campionato di Eccellenza del presidente Ivan Siciliotto.

Il commento di Gianni

“Mi ero trovato molto bene la stagione passata quando sono subentrato in corsa al Sandonà, trovando un gruppo di ragazzi in gamba e con le idee chiare-dice Migliorini- Il feeling con il presidente Siciliotto è nato da subito ed è bastata una telefonata per proseguire il rapporto anche, per la prossima stagione sportiva”.

Le ambizioni

Con quali prospettive si ripartirà? Tanti dubbi e un protocollo quello adattato dalla serie A e B, improponibile nei dilettanti. Gianni Migliorini dice la sua: “Parliamo di dilettanti, dove chiaramente le risorse ed i mezzi finanziari e tecnici sono ben diversi. Spesso dei dilettanti ,non esiste un medico sociale, chi si prenderà la responsabilità giuridica? Il presidente o altri dirigenti? Se un giocatore verrà contagiato, cosa succederà? Per giunta; non sappiamo assolutamente, come si ripartirà e sopratutto quando?, visto che restiamo tutti in attesa di sviluppi che ancora tardano a venire”.

Migliorini pronto

Ora è carico, Migliorini e non vede l’ora di tornare a sentire il profumo dei campi di calcio: “E’ stata durissima restare a casa e non poter fare niente. Io sono sempre stato un uomo di calcio, amo insegnare e fare l’allenatore di calcio. Stare all’aria aperta con i ragazzi e provare e riprovare schemi e manovre di gioco, mi fa stare molto bene. Certo il virus; ci ha intaccati tutti, nell’umore e nella voglia di fare. Ma ne abbiamo fatto tesoro. Non ci siamo arresi è ora siamo carichi a mille e desiderosi di fare la vita di prima. Io sui campi di calcio, divertendomi e amando lo sport che mi fa impazzire: il calcio. Voglio sentire il tifo proveniente dagli spalti del nostro terreno di casa, di San Donà di Piave: lo stadio “Verino Zanutto”.

La società

E’ nata nel 1922 con base a San Donà di Piave. Dalla stagione 2010-11 alla stagione 2012-13 dopo che l’Unione Sportiva Città di Jesolo si era trasferita a San Donà. Nel 2013 per motivi economici la società rinuncia ad iscriversi al campionato di serie D e nel settembre dello scorso anno viene iscritta alla Terza categoria dove inizia il suo rilancio culminato con l’Eccellenza. Con la stagione promossa Migliorini potrà ancora una volta, con più insistenza plasmare a sua immagine e somiglianza la nuova squadra nel difficile campionato di Eccellenza. Quest’anno nel medesimo torneo i suoi ragazzi prima dello stop forzato da Corona Virus erano sesti in classifica con 37 punti in 22 gare disputate con 9 vittorie, 10 pareggi e 3 sconfitte, distanziati dalla capolista San Giorgio Sedico di 9 punti.

Migliorini ha voglia di “nuovo”

“Francamente poteva con otto gare ancora da giocare succedere di tutto. Noi con un filotto di vittorie potevamo entrare nell’orbita play-off anche se il predominio del San Giogio Sedico e del Portogruaro erà ben accentuato. Confidavo nella voglia di imporsi nella mia squadra, venivamo da un ottimo periodo di forma ed eravamo orgogliosi di aver portato a casa il titolo di campione dell’Eccellenza regionale, dopo aver battuto a Rovigo nella finalissima il forte Garda di mister Paolo Corghi”. Migliorini non ha mai dimenticato gli anni da giocatore professionista con le maglie di Trento, Perugia, Pro Sesto, Catania, Cittadella, Siena, Reggiana, Taranto, Ravenna, Domegliara, San Donà, Mezzacorona e Sambonifacese e gli anni come allenatore vice allenatore a Mantova, nella Primavera del Bologna, a Reggio Emilia, Pordenone e Vis Pesaro.

Il nuovo corso

“Ogni anni fa storia a se, conclude, Meravigliosi ed indimenticabili, gli anni passati a Cittadella con alla presidenza la famiglia Gabrielli, tanta roba in stile e nei rapporti umani e quando nel Pordenone il 12 dicembre 2017 siamo andati a giocare a San Siro negli Ottavi di Coppa Italia contro l’Inter, perdendo solo ai rigori dopo una gara esaltante. Io ero seduto in panca come vice allenatore di Leonardo Colucci. Noi squadra di serie C è loro una grandissima di seria A. Roba pazzesca! Un atmosfera quello dello stadio milanese, che mi ha emozionato tantissimo”.

Roberto Pintore

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