La Fir sospende il campionato
Il Consiglio Federale della FIR si è riunito in video-conferenza giovedì 26 marzo per definire le azioni da adottare a fronte della pandemia da Covid-19. Dopo aver temporaneamente sospeso sino al 3 aprile ogni forma di attività agonistica. L’organo di governo del rugby italiano ha deliberato la sospensione definitiva della stagione 2019/2020. La decisione del Consiglio determina la mancata assegnazione dei titoli di Campione d’Italia. Previsti dai regolamenti e, al tempo stesso, di tutti i processi di promozione e retrocessione.
La Fir e la ripresa
La ripresa dell’attività domestica per la stagione 2020/21 sarà successivamente normata dal Consiglio e comunicata al movimento. Una decisione che non ha precedenti nella storia del rugby italiano. Dal secondo dopoguerra ad oggi il Consiglio ha tenuto in massima considerazione i valori fondanti del rugby italiano. E il loro attivo impatto sulla società civile e sui Club, nell’intento di rispondere a tre aspetti imprescindibili.
I punti della Fir
1) tutelare la salute e il futuro dei giocatori di rugby di ogni età e livello del nostro Paese Delle loro famiglie e delle loro comunità. 2) mostrare come il Gioco di Rugby sia pronto a rispondere eticamente alle condizioni complessive del Paese. Duramente sfidato sul piano sanitario ed economico dalle vicende epidemiche attuali anche affrontando. Come opportuna forma di condivisione. Il sacrificio di una sospensione tanto incidente sull’attività agonistica nazionale. 3) consentire ai Club di ogni livello di operare in regime di chiarezza rispetto alle attività previste nei prossimi mesi.
Il perchè della Federazione
Il Presidente e il Consiglio ribadiscono inoltre che l’attenzione della Federazione è massimamente rivolta alle Società, ai giocatori, ai tecnici e agli staff, ai dirigenti, ai direttori di gara. E, più in generale, a tutte le componenti del nostro movimento e che, nella prospettiva di una loro tutela, saranno varate misure di sostegno straordinarie. Tali misure saranno approntate dal Presidente e dal Consiglio nelle prossime settimane. In coerenza con le indicazioni del Consiglio dei Ministri, del CONI, degli organi internazionali di cui FIR è membra. E con l’esigenza del mantenimento di una sostenibilità complessiva del bilancio federale. A tal proposito, il Consiglio Federale ha definito di aggiornarsi alle ore 15 di mercoledì 1 aprile 2020.
Il parere di Piccin, presidente Mogliano Rugby 1969
“Prendiamo atto di quanto deciso dal Consiglio Federale. Che finalmente ufficializza quanto era auspicato e dovuto in presenza della grave situazione complessiva nella quale versa il nostro Paese. È una presa d’atto corretta. In linea con la volontà del nostro movimento di essere testimone attento e rispettoso delle priorità sociali con cui ogni giorno affrontiamo il nostro lavoro. Vengono rinviate invece, al 1° aprile, le decisioni di sostanza. Che ci consentiranno di capire come il “Sistema” riterrà di sostenerci sul fronte economico/finanziario. Il mondo dello sport, soprattutto quello minore nel quale c’è anche il Rugby, va aiutato a sopravvivere. E a rilanciarsi, perché è una componente essenziale della società civile.
Il nostro sport non arricchisce nessuno, ma è importante almeno per due motivi. 1) nelle realtà di vertice esprime la nostra capacità di essere competitivi a livello internazionale, manifesta cioè lo stato di salute complessiva del movimento. 2) tutto il movimento, in modo trasversale, integra il ruolo formativo ed educativo nei confronti dei bambini e ragazzi. Che crescono, affiancandosi alla scuola e alla famiglia. Aiutare lo sport in questo momento è la testimonianza di avere questa consapevolezza. Questo è l’invito che mi sento di fare alle istituzioni. Ed a tutti coloro che, in modi e con ruoli diversi, ci sostengono, affinché continuino a farlo.”