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Il Pordenone va a Trieste

Prove di divorzio. Se la prossima stagione è assodato che il  Pordenone non giocherà più allo stadio “Friuli” (l’Udinese ha già comunicato al club della destra Tagliamento la fine del periodo di ospitalità), i primi segnali di separazione potrebbero esserci già alla ripresa dei rispettivi campionati. Due gare casalinghe della formazione di Gotti (12 luglio con la Sampdoria, 28 o 30 luglio con il Lecce) rischiano infatti di sovrapporsi ad altrettanti impegni della banda Tesser (11 o 12 luglio con il Pisa, 28 luglio con la Salernitana): a questo punto si è resa necessaria, da parte del Pordenone, la ricerca di una nuova casa. Che potrebbe essere il “Rocco” di Trieste.

Il dubbio

Condizionale d’obbligo, perché la  Triestina potrebbe essere coinvolta nei play off…L’Udinese non è infatti in grado di garantire una rapida sistemazione del prato e un’adeguata sanificazione dei locali.

L’accordo per il Pordenone

I due dg Franco Collavino e Giancarlo Migliorini si sono già incontrati (all’insegna della massima cavalleria) per chiarire la situazione; chi, invece, non l’ha presa benissimo è il presidente del Pordenone Mauro Lovisa. “Ci è caduto il mondo addosso, perchè spostarsi ora non è affatto facile. Ci hanno detto che si tratta di uno stadio troppo stretto per due – ha ringhiato Lovisa – ma, come filosofia di società, non voglio avere problemi con nessuno. Trieste ci ha dato un’apertura, vedremo.”

Le parole di Tesser mister del Pordenone

Cosa dice Tesser? “E amareggiato anche lui. E non dimentichiamoci del lato psicologico della squadra, abituata a giocare da mesi su un campo che ben conosce. E che si sta giocando qualcosa di importante…”

Lorenzo Baldoni

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