Federica Pellegrini: mai nessuna come lei
Settima nella quinta finale olimpica di una carriera strepitosa, senza uguali non solo nel nuoto femminile ma anche nello sport italiano. Settima nella “sua” gara, i 200 stile libero. Alla fine Federica Pellegrini ha salutato emozionata e non è mancata qualche lacrima: «Anni e anni di bracciate, è stato un bel viaggio. Mi sono goduta questa gara dall’inizio alla fine. Una delle più difficili ma sicuramente una di quelle che ricorderò». E’ stata sicuramente la sua ultima gara alle Olimpiadi. Ma forse non sarà l’ultima gara in assoluto.
Il futuro
Anche se alcune parole dette al termine della gara olimpica lasciavano intendere che la carriera internazionale di Federica potrebbe essersi chiusa a Tokyo, in realtà potrebbe esserci spazio ancora per un appuntamento prestigioso: i Campionati Europei di Roma del 2022. La Divina deciderà a settembre, dopo le meritatissime vacanze. «Questa valutazione verrà fatta con il suo allenatore a settembre», comunica lo staff della fuoriclasse veneta che il 5 agosto festeggerà 33 anni. La 36esima edizione dei Campionati europei di nuoto, nuoto di fondo, tuffi, tuffi dalle grandi altezze e nuoto sincronizzato si svolgerà a Roma dall’11 al 21 agosto del 2022. Per Pellegrini sarebbe la perfetta consacrazione e chiusura di una carriera che proprio allo Stadio del Nuoto del Foro Italico ha vissuto uno dei momenti più belli ed emozionanti con il doppio oro iridato sui 400 e 200 stile libero del 2009.
Federica
«Ora ho molte cose da fare», dice adesso la più medagliata campionessa del nuoto italiano. Le farà con Matteo Giunta, l’allenatore-fidanzato che tutti sapevano, ma lei non voleva dire «perché il nuoto viene prima», e che spera duri a lungo dopo tanti anni di alti e bassi, agonistici e sentimentali. Forse anche per questo non fa paura «quel che c’è dopo», come disse a nome di tutti i senza domani Francesco Totti: con lui da oggi Federica non condivide solo il ruolo di testimonial di Milano-Cortina, ma anche di campione al capolinea di carriere che non volevano finire mai.
Il saluto
Uscendo dalla piscina di Tokyo, Federica ha mostrato il palmo aperto con le cinque dita, a ricordare le cinque finali. Un arrivederci, più che un addio all’acqua: «Mi vedo ancora nel mondo del nuoto, ho ricevuto e dato tutto a questo sport, ma sento che posso ancora dare tanto». Chissà in quali vesti.
È comunque un peccato che oggi l’Aquatics Centre non fosse pieno di pubblico, altrimenti sarebbe stata una standing ovation. Ed è uno dei tantissimi ruoli che la nuotatrice veneta (prima di definirla ex bisognerà attendere la staffetta olimpica femminile e poi gli Isl di Napoli) ha in programma. Perché ferma non ci sa certo stare e a chi glielo chiede specifica quasi stizzita: «Ma io ho tantissime cose da fare adesso: tornare a casa che mi stanno aspettando tutti, festeggiare il mio compleanno perché 33 anni è un’età importante, poi ci dobbiamo far votare dagli atleti per il Cio, a settembre, si spera anche novembre ci sarà la Isl a Napoli, poi uscirà un docufilm, poi c’è in progetto un libro, poi le registrazioni di Italia’s Got Talent».
Federica ha eguagliato, nel numero di finali nella stessa specialità, il più grande di sempre a livello maschile, Michael Phelps.