Emozioni e parità tra Venezia ed Empoli
Il Venezia aveva bisogno di respirare, l’Empoli di legittimare il ruolo di rivelazione del campionato. La squadra di Aurelio Andreazzoli si conferma con un primo tempo di altissimo livello in cui dopo 26 minuti passa più che meritatamente in vantaggio con un gran tiro al volo di Zurkowski, bravissimo sul cross dalla parte opposta di Bandinelli, ma non ne ha fino alla fine e subisce l’assalto disperato del Venezia che firma l’1-1 con uno scatenato Okereke. Quest’ultimo è l’uomo copertina, protagonista assoluto della seconda parte che trova la spalla nella giocata di qualità e d’intelligenza del portoghese Nani, l’asso 35enne, l’ultimo che Paolo Zanetti cala dopo 65 minuti per provare a raddrizzare una partita che i neroverdi non potevano perdere soprattutto per non far svanire l’autostima.
La gara
Gli applausi della Sud a Vicario portiere in laguna per quattro anni, lui ricambia con un timido applauso. Ci sono cori (più striscione) anche per Francesco Forte, eroe della promozione emigrato a Benevento. Si gioca con le squadre nei classici schieramenti. Il Venezia senza Romero, Mazzocchi, Haps e Johnsen, viste le quattro positività annunciate ieri. Paolo Zanetti tiene fuori Busio e al centro come regista delle operazioni c’è Tessmann, davanti il tridente vede Aramu e Kiyine giostrare ai lati con Henry punta centrale. La partita è carica di tensione, tanto che Giacomelli mostra il giallo prima Bajrami per una brutta entrata su Ceccaroni e poi a Cuisance che trattiene Zurkowski,indemoniato. I toscani dominano con un gioco frizzante, arioso, con passaggi di prima, verticalizzazioni, scelte intelligenti. Il gioco poggia molto a destra dove Kiyine e Molinaro fanno una gran fatica a contenere. Tirano tutti, ma Lezzerini si supera solo su Pinamonti da azione di calcio d’angolo al 13’. Per vedere una sortita del Venezia bisogna aspettare il 2’ quando Aramu costringe Vicario a un grande intervento in angolo. Ma l’Empoli riprende immediatamente il comando delle operazioni: al 24’ Bajrami calcia male, ma due minuti dopo Zurkowski calcia benissimo sul cross di Bandinelli. Colpisce al volo con Kiyine che lo perde. Vantaggio meritato. Non c’è reazione dei padroni di casa, ma solo una giocata di Henry che sfugge a Tonelli e mette al centro: Crnigoj ci arriva ma col piede sbagliato e la mira ne risente. Non è il Venezia che deve salvarsi. Zanetti lo capisce e al 35’ manda in panchina Tessmann e Kiyine scegliendo Vacca e Okereke. Ma a parte i gialli a Henderson e Okereke e a un nervosismo che Giacomelli controlla con i cartellini (quattro nel primo tempo), c’è solo un’altra chance per l’Empoli con Zurkowski che fallisce il raddoppio.
Secondo tempo
Nella ripresa il Venezia entra davvero con un altro spirito. Deciso a raddrizzare la sfida. Giacomelli continua a tirar fuori il giallo: Crnigoj, Ismajli, Fiamozzi. Okereke si scatena, Henry ci prova di testa, Molinaro comincia a scendere in percussione a sinistra. Ma al minuto 27’ Zanetti decide di giocasi subito la carta del jolly portoghese Nani, arrivato in settimana e immaginato come un campione. Passaggio al 4-2-3-1 e in meno di due minuti il talento si vede: Ceccaroni gli dà palla, lui chiude bene con una grande giocata un triangolo con Aramu servendo poi Okereke che non perdona. È pareggio, anche se l’Empoli protesta perché Zurkowski è a terra. La classe già si vede. Il Penzo esplode di gioia e tre minuti dopo Vicario si supera, sempre su Okereke. Si cambia ancora. Andreazzoli punta sull’ex Stulac e su Cutrone, Zanetti su Busio. Ma l’unica occasione è ancora sui piedi dello scatenato Okereke che però non riesce a fare il bis e manda alto. Il pareggio è più che giusto.