Covid a canestro della Reyer
Il Covid-19 piomba anche sulla Reyer, stasera niente Partizan Belgrado per il quintetto di Walter De Raffaele e anche il futuro immediato è nebuloso visto che l’Asl di competenza ha imposto al gruppo squadra della Reyer l’isolamento fiduciario nelle proprie abitazioni per dieci giorni. Conciso il testo della comunicazione della Reyer. «In seguito ai test effettuati nella nottata di domenica, di ritorno da Roma, e a quelli di verifica nella mattinata odierna, sono emersi casi di positività al Covid-19 all’interno del gruppo squadra. Altri test sono in attesa di essere processati e nel frattempo sono cessate le attività di squadra, come da protocollo. I soggetti positivi sono paucisintomatici e stanno seguendo le procedure di isolamento fiduciario come tutto il resto del team squadra per dieci giorni».
Altri test
Reyer che non si è sbilanciata sul numero dei giocatori positivi, anche perché il club orogranata è in attesa dell’esito degli ulteriori esami effettuati con la speranza che il numero non aumenti. Le procedure di isolamento fiduciario previste dalle regole sanitarie nazionali determineranno il rinvio del match con il Partizan, anche se i serbi erano già arrivati in Italia.
Casarin positivo
Uno dei giocatori positivi è sicuramente Davide Casarin, che lo ha annunciato sulla sua pagina Facebook quasi in contemporanea al comunicato della società. «Ciao a tutti, l’ultimo tampone ha rivelato che sono positivo al Covid-19. Fortunatamente sto bene, non ho sintomi ed ho iniziato la quarantena. Sto già facendo il conto alla rovescia per tornare presto in campo. Grazie per tutto l’affetto». Anche l’organizzazione meticolosa e certosina, al limite della perfezione, della Reyer nulla ha potuto contro un nemico subdolo, che ha più chance di colpire chi viaggia, anche se la Reyer si muover con un charter privato, compresa la trasferta della scorsa settimana in Russia.
Il rischio
«I primi segnali li abbiamo avuti ritornando da Roma», ha spiegato il presidente Federico Casarin, «dopo che i tamponi effettuati venerdì e poi a ridosso della partita con la Virtus sono risultati negativi. Non siamo sorpresi, speravamo che non capitasse, ma eravamo consapevoli che poteva accadere. Basta vedere anche il quadro in altre società di Serie A. In pratica siamo sempre stati in viaggio andando in Russia, ritornando dalla Russia e giocando a Roma, quindi vita sociale praticamente nulla. Poi oltre a Davide, i sintomi li ha accusati dagli accertamenti anche Tonut. Abbiamo subito inviato la documentazione dettagliata agli organismi competenti dell’Eurolega, adesso aspettiamo la loro comunicazione ufficiale in merito alla partita con il Partizan, ma vedo quasi impossibile che possiamo giocare anche la prossima settimana in Francia, poi ci sono le due partite di campionato contro Trieste e Milano prima della sosta del campionato».
Anche Milano colpita
Anche all’Allianz, sabato, non si giocherà. Con la squadra di Messina che ha un quadro sanitario ben peggiore rispetto a quello attuale della Reyer, che spera di non veder aumentare i casi dopo i nuovi controlli effettuati. E quanto sagge sembrano essere le parole scritte qualche giorno fa dal tecnico dell’Olimpia con la proposta di concentrarsi per qualche mese sui campionati nazionali, lasciando da parte l’Europa.