Una cicogna per la sclerosi multipla
Il Reparto di Neurologia dell’ospedale di Mirano ha ricevuto una targa, consegnata nella sala Pirelli della Regione Lombardia, per il progetto “Una cicogna per la Sclerosi Multipla”. Il riconoscimento attesta la presenza a Mirano di percorsi dedicati alle donne in età fertile affette da questa patologia. Percorsi pensati per accompagnare le donne in uno dei momenti più importanti: la gravidanza.
La dottoressa Cristina Zuliani, referente per la Neurologia dell’Ambulatorio di Sclerosi Multipla, ha ritirato la targa. Una grossa soddisfazione per l’ospedale e una delle sue professioniste più qualificate. Scelta per andare a Milano a ritirare il riconoscimento che premia lo splendido lavoro dell’intera equipe.
L’Ambulatorio di Sclerosi Multipla, presente nel reparto della Neurologia di Mirano, ha iniziato la sue attività negli anni ’90. Anni in cui hanno iniziato a essere disponibili le prime terapie modificanti il decorso della malattia. Il reparto ha in carico, oggi, oltre 370 pazienti, fra cui 110 donne in età fertile ed è considerato il migliore della Provincia.
Particolare attenzione viene dedicata ai problemi delle donne con SM. Con una presa in carico a 360° delle necessità relative alla vita riproduttiva delle pazienti attraverso i più moderni percorsi multidisciplinari costruiti negli anni.
Cicogna per la sclerosi: il percorso
La possibilità di integrare il lavoro del neurologo e infermiere dedicato dell’ambulatorio SM con quello dello psicologo, del ginecologo, del fisiatra e dell’urologo – spiega la Dottoressa Zuliani – permette di affrontare temi pregnanti nella vita della donna che desideri programmare il proprio percorso assistenziale. Questo senza rinunciare alla realizzazione di sé come persona. Infatti già al momento della comunicazione della diagnosi e della scelta terapeutica il colloquio, sia individuale che familiare, affronta ed approfondisce gli argomenti. La trasmissibilità ai discendenti della malattia. L’influenza delle terapie sugli aspetti riproduttivi ed endocrini. La relazione tra decorso di malattia e gravidanza
“Ove necessario -continua la dottoressa- viene proposto un servizio di counseling con la psicologa. Infatti viene proposta una corretta programmazione della gravidanza, in base allo stato di attività della malattia e alle terapie in corso, al fine di tutelare la mamma, il bambino e la coppia”.
M.B