Spagna contro prodotti omeopatici
La ministra della Salute si batte contro i prodotti omeopatici perchè non siano definiti “medicinali”, se ne discute anche in Francia e Germania ma c’è da cambiare una legge europea.
La presa di posizione contro i prodotti omeopatici
María Luisa Carcedo, vuole cambiare il modo in cui sono trattati i prodotti omeopatici nell’Unione Europea, così che non siano più chiamati “medicinali” dei prodotti che non hanno dimostrato di esserlo.
Il tema
Il tema è dibattuto da anni, ma le recenti dichiarazioni sui prodotti omeopatici potrebbero offrire a Carcedo l’opportunità per cambiare la legge europea che li classifica come “medicinali”.
Efficacia e prodotti omeopatici
La maggioranza degli scienziati concorda sul fatto che l’omeopatia sia sostanzialmente inutile per trattare e curare le malattie, come dimostrato da numerose ricerche scientifiche. Nel 2015, il più importante istituto australiano di ricerca medica, ha definito l’omeopatia inefficace per il trattamento di qualsiasi patologia sottolineando come possa mettere a rischio la salute delle persone.
I rimborsi in Francia
La definizione di “medicinale omeopatico” prevista dalle leggi dell’Unione permette ai paesi europei di decidere di rendere gli omeopatici rimborsabili. In Francia, uno dei paesi principali consumatori di questi prodotti, è previsto un rimborso fino al 30% della spesa, ma Emmanuel Macron vuole eliminarlo completamente.
E in Italia?
In altri paesi, come la Germania, sono previsti sistemi di rimborsi per l’omeopatia, ma le cose potrebbero cambiare nei prossimi mesi. In Italia i prodotti omeopatici non sono rimborsabili e il loro acquisto è a carico totale dei cittadini.
L’incontro
Durante l’ultimo incontro tra i ministri della salute dell’Unione Europa, Carcedo ha invitato informalmente i colleghi a valutare il problema dell’omeopatia e della sua regolamentazione.
Nessun effetto dei prodotti omeopatici
Un prodotto omeopatico ha quindi alla base il concetto di diluizione: il “principio attivo” viene diluito decine di volte. Sulle confezioni è indicato il grado di diluizione con un numero e una lettera. Se per esempio c’è scritto 15C significa che una parte di “principio attivo” è stata diluita per 15 volte. La diluizione nei è tale da rendere praticamente impossibile che la sostanza possa avere effetto.