Scuola dei Battuti, i contagi salgono
Sale a sedici il numero di positivi all’interno dell’Antica Scuola dei Battuti di Mestre. Dopo la scoperta del 29 luglio del primo caso da inizio pandemia a cui erano seguiti giovedì altri 14 infettati (di cui due dipendenti e 12 ospiti). Dalla direzione di Ipav, l’ente che ha in gestione la struttura, trapela ottimismo. Dal momento che l’ultimo caso di ospite contagiato appartiene allo stesso nucleo assistenziale dei precedenti e dei dipendenti trovati con il Covid-19. Il che lascia intendere che il focolaio sia stato circoscritto.
Lo screening alla Scuola dei Battuti
Sono continuate le attività di screening con altri 69 tamponi. Con un numero totale che si avvicina a circa 700 test eseguiti nelle ultime 48 ore. Dei quindici ospiti contagiati, al momento tre sono quelli ricoverati in ospedale. Nel frattempo, la direzione fa sapere che si è già riunito il gruppo di lavoro che dovrà pianificare insieme all’Usl 3 una nuova campagna di tamponi già prevista. Da due giorni, poi, sospesi i nuovi accoglimenti e i pasti continueranno in camera. L’intera struttura, poi, già interamente sanificata. Non ci sono ancora certezze, invece, su come il virus sia riuscito a entrare all’interno della struttura. Nonostante i rigidi protocolli a cui è tutt’ora e da mesi sottoposta.
Ipab Casson a Chioggia
«Siamo da sempre allineati alle disposizioni di prevenzione impartite dalla Regione e dall’Istituto superiore di Sanità». Spiega il presidente dell’Ipab Felice Casson, Andrea Giovanni Zennaro. «Se dovesse entrare il virus in questo specifico momento storico sarebbe solo per cattiva sorte. Sono infatti riprese le visite dei parenti, con i dispositivi e le autocertificazioni sullo stato di salute. Siamo sempre con le dita incrociate perché noi facciamo tutto il possibile, ma potrebbe sempre esserci qualche asintomatico».
Dopo la Scuola dei Battuti la casa di riposo “La Salute”
«Dopo quello che è successo da noi terremo alta la guardia. Non sono concesse ai nostri ospiti visite in presenza da parte di parenti. Mentre i lavoratori che fanno dei viaggi nei loro paesi di origine come Romania e Bulgaria dovranno sottoporsi al loro rientro al tampone. E rispettare le normative messe in campo a livello regionale». A spiegarlo è Alberto Toneatto presidente della casa di riposo “La Salute “di Fiesso D’Artico. La struttura per anziani della Riviera che ha registrato 23 decessi legati al Covid 19 fra i suoi ospiti. Quello ufficialmente più alto in tutta l’area metropolitana di Venezia.
Mariutto di Mirano
Al Mariutto di Mirano, in accordo con l’Usl 3, si tornerà a effettuare i tamponi per operatori e ospiti ogni 20 giorni. Per il resto le misure di sicurezza rimangono le stesse. I nuovi residenti che entrano nella struttura devono trascorrere 14 giorni in isolamento e sottoposti a tampone a inizio e fine quarantena. I parenti che fanno visita invece devono passare per il termoscanner per essere ammessi al colloquio. Che si tiene all’aperto con una barriera di plexiglas e sotto controllo degli operatori dell’Ipab.