salute e medicina

Inquinamento Pfas: disastro

E’ il disastro ambientale più grave che l’Europa abbia mai conosciuto. L’inquinamento Pfas, che ad oggi coinvolge 180 km di superficie ovvero 3 province e quasi 350 mila persone, ha luogo nel ricco e nobile Veneto.  Una falda sotterranea, pari alla superficie del lago di Garda, oscilla giornalmente tra i 2 e 7 metri. Un primato agghiacciante considerando che tutt’oggi non è stata avviata alcuna bonifica o smantellamento nell’epicentro dello sversamento dei veleni. 

Cosa sono i Pfas

I Pfas sono sostanze acide ed elementi chimici creati dall’uomo, utilizzati nelle produzioni industriali. Godono di qualità bio-repellenti, quindi a lento degradamento. L’uomo li respira, li ingerisce, li assorbe. Veicolati dall’acqua e dall’aria penetrano nel nostro corpo, sedimentandosi fino a costituire un fattore di rischio per il benessere e la salute delle persone. 

I comitati contro l’inquinamento Pfas

Molti Comitati del Veneto, spontaneamente organizzati tra le province di Padova, Verona e Vicenza chiedono da anni alla Regione Veneto un intervento risolutivo e la messa in sicurezza dei territori. Le attuali barriere e installazioni di filtri, atti al contenimento del passaggio dei veleni, sembrano non avere conseguito il risultato atteso. Nell’indugia di una azione determinante, il dramma ambientale si è trasformato in dramma sanitario.

I danni dell’inquinamento Pfas

Migliaia di persone oggi risultano positive ai Pfas e, secondo recenti studi condotti anche dall’Università di Padova, le sostanze perfluoroalchiliche si dimostrano corresponsabili di numerose patologie legate a problemi di fertilità, compromissione del sistema endocrino, crescita di effetti cancerogeni, sviluppo di malattie tiroidee, insorgenza di tumori a reni e testicoli, ipertensione gravidica e coliti ulcerose.

Alcune fonti ipotizzano una relazione tra le patologie fetali e gestazionali derivanti dalla contaminazione da queste sostanze. Un dramma che ha inevitabilmente condizionato la vita di molti cittadini, obbligati a modificare le loro abitudini e comportamenti con implicazioni psico-sociali ed economiche tra le quali, ad esempio, il deprezzamento degli immobili nelle aree interessate.

Un’alleanza rotta 

L’alleanza uomo-ambiente si è frantumata, l’acqua quale bene comune si è trasformata in un veicolo complice inesorabile di un nemico invisibile, di un veleno dal quale gravi sintomatologie sono emerse compromettendo l’equilibrio e la salute di una quotidiana serenità. I Pfas sembrano sempre più l’alimento di un dramma quale genitore per un incerto futuro. 

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