Indagati dirigenti Aifa. Vietavano farmaco più economico
Dirigenti e componenti pro tempore della Commissione consultiva tecnico scientifica dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, indagati aver provocato un danno all’erario do 200 milioni. Per avere imposto limitazioni alla prescrivibilità di un farmaco più economico per curare alcune malattie oculari. Costringendo il Servizio sanitario nazionale a sostenere costi maggiori. Il tutto nell’interesse di due multinazionali farmaceutiche, Roche e Novartis. La Guardia di Finanza ha notificato ai soggetti coinvolti un invito a dedurre per l’indagine della Corte dei Conti del Lazio.
Gli accertamenti sugli indagati
Gli accertamenti svolti dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Roma, avrebbero consentito di accertare che i farmaci ‘Avastin’ e ‘Lucentis’ avevano la stessa equivalenza. Ma nonostante questo, il primo non è stato inserito tra i prodotti rimborsabili dal Servizio sanitario nazionale fino al 2014. E sono state imposte una serie di “ingiustificate limitazioni” al suo utilizzo almeno fino al 2017, causando un aggravio di spesa per lo Stato. Quindi ecco spiegato perchè i dirigenti indagati.
L’evasione
Al totale di 200 milioni, dice la Gdf, si è arrivati calcolando la differenza di prezzo tra i farmaci. Tra i 600 e i 730 euro per singola dose. In relazione al numero di trattamenti che sono stati effettuati con il Lucentis anziché con l’Avastin. I dirigenti dell’Aifa e i componenti della Commissione tecnico scientifica dell’Agenzia hanno ora 60 giorni di tempo per fornire la loro versione.
La motivazione contro gli indagati
“I due gruppi si sono accordati illecitamente per ostacolare la diffusione dell’uso di un farmaco molto economico. Avastin, nella cura della più diffusa patologia della vista tra gli anziani e di altre gravi malattie oculistiche. A vantaggio di un prodotto molto più costoso, Lucentis. Differenziando quindi artificiosamente i due prodotti. Oltre che per curare alcune malattie oculari, i farmaci in questione sono impiegati per il trattamento di varie forme tumorali. Tra cui quelli del colon-retto nonché del polmone e del rene”.