Caffè: benefici e rischi
Caposaldo della tradizione. Irrinunciabile a fine pasto.
Il caffè è parte integrate e fondamentale della nostra cultura culinaria.
La tazzina quando si finisce di mangiare è un rito tipicamente italiano, frutto di abitudini radicate.
Essendo diventato così importante all’interno della nostra “dieta”, sono moltissimi gli studi che si sono fatti sul caffè, evidenziandone benefici ma anche rischi.
I benefici del caffè
Il caffè così come tutti lo conosciamo nasce dalla torrefazione dei chicchi verdi, processo fondamentale per renderli commestibili e per dar loro il profilo aromatico e organolettico.
I principali benefici sono principalmente dovuti alla presenta della caffeina, composto chimico naturalmente presente in piante quali, appunto, caffè ma anche cacao, tè, bacche di guaranà e molte altre.
Le principali caratteristiche nutritive della caffeina sono:
- L’effetto stimolatorio, grazie al quale si ritiene che se assunto a fine pasto aiuti la digestione;
- energico, apprezzato soprattutto dalle persone sportive perché agisce sulle funzionalità cardiache e nervose;
- tonico, probabilmente il beneficio più conosciuto, ossia quello di non far addormentare;
- L’effetto anoressizzante, se assunto in grandi quantità diminuisce l’appetito;
- lipolitico, stimola cioè la termogenesi e l’utilizzo dei grassi, aumentando le quantità di calorie bruciate e utilizzando i grassi a scopo energetico.
La caffeina, in sostanza, è un’alleata per la nostra salute oltre che per la nostra forma fisica.
Sono presenti ulteriori sostanze nel caffè in grado di garantire effetti antinfiammatori e antiossidanti ma esse non sono presenti in grandi quantità come la caffeina.
I rischi
Così come benefici, il caffè presenta anche dei rischi, soprattutto se assunto in grandi quantità.
I principali sono:
- L’effetto stimolatorio, il suo consumo infatti aumenta la produzione di succhi gastrici ed è per questo sconsigliato a chi soffre di gastrite, ulcera e reflusso gastroesofageo;
- tonico, l’effetto descritto sopra tra i benefici può risultare allo stesso tempo un rischio per chi soffre di ipertensione poiché porta a tachicardia e sbalzi della pressione;
- L’effetto inibitorio, ossia può influire pesantemente sull’assorbimento di calcio e ferro, portando a favorire anemia e osteoporosi.
La dose da assumere consigliata è quella di tre espressi al giorno per le donne arrivando a 4 per gli uomini.
Sicuramente un limite per gli amanti della bevanda, ritenuta tra l’altro anche la “droga” più diffusa al mondo.