… le idee sono di chi le porta avanti
Rubrica a cura di Alessandra Marconato, Direttore Responsabile di 78PAGINE. 78srl.it/78pagine
Come molti, frequento i social e riscontro un fattore comune nei luoghi virtuali in cui si riuniscono persone che fanno lavori “intellettuali” e sono dediti alla generazione di idee.
Spesso si leggono espressioni del tipo:
“Mi hanno copiato”
“Mi hanno rubato l’idea”
“Quell’idea era mia”
“Si sono appropriati della mia idea”
Ora, lo dichiaro subito, è accaduto anche a me di incontrare banditi che si sono venduti mie idee e progetti. Sono stata anche accusata di aver preso un’idea di altri. Peccato che ci stessi lavorando già da qualche anno e non in gran segreto ma alla luce del sole … Nonostante avessi le prove, è stato difficile difendersi dalla calunnia. Potrei scrivere che accusare senza prove sia un’attività diffusa. Credo, però, che, più facilmente, la gente prenda fiaschi per fischi e inghiotta contenuto e contenitore!
In tutto questo dire che si hanno idee e che sono state rubate e altro, credo che si possa rimandare gran parte del sentire a ciò che per la persona è importante. Spesso il nocciolo della questione non è l’idea in sé ma ciò che essa rappresenta e rimanda in termini di realizzazione, riconoscimento, sicurezza, e molto altro.
Quando un’azione impatta contro il proprio sistema valoriale, con ciò che si ritiene importante, il proprio equilibrio si rompe. Ci si può sentire arrabbiati, frustrati, attaccati, derubati, poco importanti, fraintesi …
Durante una telefonata, in cui era arrabbiata per una questione di idee, un mio amico ha detto che le idee sono di chi le porta avanti. E’ una frase che è stata detta anche a lui e ora la diceva a me.
Questa frase ha cambiato la mia prospettiva. Le idee sono di chi le porta avanti.
Non ritengo lecito il furto di idee, sia chiaro. E’ anche vero, però, che se una persona crede fermamente in ciò che ha generato la sua mente è disposta ad andare avanti e non lascia che altri si prendano l’idea.
Poi, bisogna anche capire che cosa vuol dire “avere idee”. Ci sono persone che dicono molte cose, hanno molti pensieri e il tutto rimane nel regno del possibile. Sono sogni e desideri che non si ha il coraggio, la possibilità, la volontà di mettere in atto. Magari non si è fatto nulla di concreto oltre al parlarne.
L’elemento di frustrazione e sofferenza si genera perché qualcuno ha realizzato ciò che si era pensato. Il sogno è possibile. L’idea era realizzabile e ci si trova davanti alle prove.
La prova è che qualcuno ha portato aventi quello che anche noi avevamo pensato.
Più teste possono generare, percorrendo strade diverse, la stessa idea.
Bisogna anche chiedersi se l’idea, che pensiamo ci sia stata sottratta, sia solo nostra …