Ospedale di Jesolo: un’eccellenza
L’ospedale di Jesolo è ufficialmente “polo riabilitativo provinciale”. Ora garantirà anche un supporto psicologico per chi è malato di cuore e deve seguire la fase delicata di riabilitazione.
Il direttore generale Usl 4, Carlo Bramezza, ha sottolineato il riconoscimento ottenuto sulle schede regionali di polo riabilitativo provinciale con l’assegnazione di nuovi posti letto e attività, la prossima realizzazione del nuovo percorso riabilitativo cardiologico che si svilupperà all’esterno dell’ospedale, nella pineta.
Il percorso, che sarà completato entro l’estate, garantisce la possibilità ai pazienti di camminare in mezzo al verde, con postazioni di controllo e monitoraggio. Sarà un servizio di eccellenza per il Veneto e non solo. Le schede hanno anche previsto l’ampliamento dell’orario per l’unità di emodinamica di San Donà: dalle 12 alle 24 ore.
Questo significa che la notte i pazienti non verranno più trasferiti all’ospedale di Mestre, ma potranno essere trasportati a San Donà.
Il dottor Francesco Di Pede, direttore del dipartimento medico dell’Usl 4, ha precisato che sono circa 180 i casi di infarto grave, e tra i 3 e i 400 quelli meno gravi ogni anno.
“Tutti i mezzi di soccorso sono collegati alla cardiologia di San Donà”, ha spiegato il primario, “che in tempo reale valuta l’elettrocardiogramma inviato a distanza”.
“Superato il momento acuto di una malattia vascolare”, hanno spiegato i medici dell’ospedale di Jesolo con gli Amici del Cuore onlus e la Fondazione Terre d’Acqua, “che ha portato ad esempio all’arresto cardiocircolatorio, all’infarto del miocardio, all’intervento chirurgico, i pazienti vivono un disagio emotivo per l’accettazione della malattia e per il cambiamento dello stile di vita. La riabilitazione, se affiancata a un supporto psicologico, può migliorare e velocizzare il ritorno del paziente a un ruolo attivo”. Ora l’ospedale di Jesolo eccelle come polo riabilitativo sia cardiologico che fisiatrico.
(g.ca.)