Gli sequestrano due porsche in due mesi
I carabinieri gli avevano sequestrato una Porsche Carrera. A distanza di due mesi e mezzo lo hanno pizzicato di nuovo al volante, ed è arrivato il sequestro della nuova vettura: un’altra Porsche.
È metà giugno, Noale. Due uomini sono a bordo di una Porsche Carrera. Sul lato della strada c’è un posto di blocco. I carabinieri intimano al conducente di fermarsi. L’auto inizialmente rallenta, poi accelera di colpo e per poco non investe il sottoufficiale dei carabinieri.
Parte un inseguimento per le strade di Noale, di quelli che solitamente si vedono nei polizieschi americani. La Porsche ha più cavalli, ma i carabinieri conoscono bene la zona e alla fine riescono a fermare la vettura.
A bordo c’è un uomo di 47 anni, residente in paese. Al suo fianco un amico, di 43 anni, che in seguito a perquisizione si scopre essere in possesso di stupefacenti. Per il guidatore, invece, scatta la condanna a otto mesi con il beneficio della sospensione della pena e l’obbligo di firma: tra i reati contestati la resistenza a pubblico ufficiale. Scatta anche la revoca della patente e il sequestro dell’auto: una lussuosa Porsche Carrera.
Tutto finito? Assolutamente no. Passano poco più di due mesi. Il 47enne non potrebbe mettersi di nuovo alla guida, ma la tentazione è forte. Decide quindi di farsi un giro per Mirano, a bordo della sua auto nuova: un’altra Porsche, fresca di concessionario.
Il destino vuole che i carabinieri lo fermino per una seconda volta. Richiesti i documenti e verificate le generalità, i carabinieri lo identificano come il fuggitivo che solo pochi mesi prima aveva dato vita ad un inseguimento a tutta velocità per le strade di Noale.
Anche la nuova Porsche viene messa sotto sequestro, e per il 47enne l’iter per riacquisire la patente si fa adesso ancora più lungo.
Matteo Riberto