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Continua il blocco antismog a Treviso

TREVISO. Terzo giorno di blocco antismog con divieti di livello arancione (stop anche ai diesel euro 4) il traffico è parso diminuito, ma nulla è cambiato sul fronte dei controlli in strada (ancora assenti) e dei livelli di inquinanti, per tutta la giornata ancora fuorilegge. Alla finestra, in attesa di miglioramenti, anche il sindaco Mario Conte: «Fino a quando non ci saranno si prosegue così».

Ad oggi, dopo la lunga fila di sforamenti aggravati dai panevin dell’Epifania, è attivo su tutto il territorio comunale il blocco di secondo livello, quello che vieta la circolazione dalle 8.30 alle 18.30 alle vetture a benzina euro 0 e 1, ai veicoli diesel fino a euro 4, ai veicoli commerciali a gasolio sino agli euro 3 ed ai ciclomotori euro 0. Come nel primo giorno di entrata in vigore dell’allerta arancione anche ieri l’amministrazione non ha voluto attuare però controlli su strada affidandosi alla buona volontà dei cittadini.

A dire che nulla è cambiato sono state le centraline di rilevamento di Arpav che ieri, in città, hanno visto i livelli di Pm10 oscillare per tutto il giorno ben sopra il limite di legge dei 50 microgrammi preannunciando così l’ennesimo giorno di sforamento dei livelli massimi tollerati. Sarà il secondo dopo martedì (primo giorno di blocco arancione) quando Treviso ha registrato una media di Pm10 pari a 55 microgrammi.

A cercare di fare un bilancio dell’emergenza inquinamento ci ha pensato Luigi Calesso di Coalizione Civica. «Lo smog provoca malattie, decessi e costi sociali molto elevati. Per la città di Treviso si tratta di oltre 100 decessi all’anno e di oltre 100 milioni di euro di costi sociali ogni anno, anche l’amministrazione Manildo era in difficoltà, ma l’andare a tentoni di questi giorni non è l’unica possibilità per una amministrazione comunale che voglia veramente incidere sulla questione».

Luca Ramon

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