Toninelli accolto dalla protesta
Ad accogliere la visita del ministro c’era una rappresentanza del Comitato No grandi navi, il cui picchetto aveva un duplice scopo: rilanciare la protesta contro la permanenza delle grandi navi da crociera nella laguna e consegnare al titolare delle Infrastrutture e Trasporti (da cui dipendono Autorità portuale e Autorità marittima) un dossier sulle grandi navi raccolto in anni di mobilitazioni. Ad attenderli, davanti a Ca’ Farsetti, hanno però trovato un robusto cordone di sicurezza formato dal reparto mobile della polizia e da decine di agenti della polizia locale, oltre a carabinieri e finanzieri.
«Toninelli fai acqua come il Mose» – hanno scandito più volte, agitando le bandiere che si vedono durante le manifestazioni contro la presenza delle crociere. E poi: «Una sola grande opera: messa in sicurezza dei territori».
Oggetto delle critiche dei No grandi navi, l’atteggiamento del Movimento 5 Stelle, di cui fa parte il ministro.
«Si sono rimangiati – hanno detto i manifestanti – tutte le dichiarazioni ambientaliste che hanno fatto prima di salire al Governo. Ci chiediamo come possano aver fatto questo voltafaccia, loro che hanno cercato l’appoggio dei comitati contro le grandi navi e contro le grandi opere».
Una frecciata velenosa anche agli esponenti veneziani del Movimento.
«Perché sono silenziosi adesso che il loro ministro prospetta un ruolo primario nella crocieristica per Venezia? – hanno attaccato – Dove sono finiti? Loro che hanno cercato il consenso anche presso i comitati ambientali. Loro, che inizialmente avevano posizioni ancora più radicali delle nostre, chiedendo a gran voce via le navi dalla laguna. Ci chiediamo dove siano finiti».
Per gentile concessione de La Nuova di Venezia e Mestre
E.P.