politica

Il Governo promette un miliardo per gli invasi idrici in montagna

«Insieme al ministro Stefani, che è veneta, stiamo lavorando ad un progetto sulla montagna che va oltre le pur gravissime devastazioni causate dal maltempo. Abbiamo messo a punto un piano sugli invasi mettendo a disposizione un miliardo di euro, non ricordo uno stanziamento così importante per trattenere le risorse idriche evitando la dispersione perché, in assenza di infrastrutture all’altezza, tra qualche mese ci ritroveremo a parlare di siccità e mancanza di acqua»: parole del ministro delle politiche agricole e forestali, il leghista Gian Marco Centinaio, intervenuto a Verona.

Un annuncio accolto con grande favore da Luca Zaia, che sarà commissario straordinario alla ricostruzione nelle zone colpite: «Ringrazio i nostri ministri, si tratta di un investimento di assoluto rilievo, con i precedenti governi dal 2011 in poi non si era mai visto nulla di concreto. Nei termini indicati da Centinaio, siamo di fronte ad una manovra che non si limita ad affrontare l’emergenza che abbiamo vissuto in questi giorni ma assume caratteristiche strutturali di ampio respiro»;

«Dopo l’alluvione del 2010», rimarca il governatore «il Veneto si è dotato di un piano per la mitigazione del rischio idrogeologico, coordinato dal professore Luigi D’Alpaos, che prevede opere per quasi tre miliardi. In questi anni la Regione ha aperto centinaia di cantieri investendo quasi un miliardo in bacini di laminazione, consolidamento degli argini, briglie, ricalibrature dei corsi d’acqua. Questi interventi hanno consentito di reggere all’ultima onda d’urto che, in assenza di salvaguardia, avrebbe avuto effetti catastrofici».

Meno entusiasta dei provvedimenti del Governo, è il senatore dell’Udc Antonio De Poli: «L’annuncio del ministro Centinaio va nella direzione da noi auspicata ma all’esecutivo chiediamo di rispondere anche all’emergenza in cui si trovano famiglie e imprese, soprattutto nel Bellunese. I 15 milioni di euro erogati al Veneto sono briciole rispetto ai danni subiti dalla montagna. È indispensabile varare misure straordinarie in grado di aiutare i Comuni che hanno subito danni infrastrutturali e le aziende agricole colpite».

Il riferimento del parlamentare corre alla prima tranche erogata per le spese urgenti, 53 milioni per le undici regioni colpite, alla quale – ha garantito il premier Giuseppe Conte – seguirà un ulteriore stanziamento di 200 milioni su base nazionale. Si vedrà.Infine, uno sguardo al meteo: fino alle ore 20 di domani, la Protezione civile manterrà lo “stato d’attenzione” per criticità geologica e idraulica sulla rete secondaria nel bacino idrografico Alto Piave esteso, per la sola criticità geologica, ai Bacini Piave-Pedemontano e Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone.

A.V.

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