Installazione shock in stazione
Oggi all’uscita dalla stazione di Padova mi sono imbattuta in qualcosa che mi ha letteralmente sconvolto…Un’installazione davvero shockante.
Una dozzina di teli bianchi dai quali spuntano soltanto
i piedi con le scarpe, teli che rappresentano delle salme, teli che coprono
corpi morti, in questo caso quello dei migranti…
E’ l’installazione shock dell’artista Andrea Dodicianni,
creata in occasione dell’apertura del #Right2cityFestival
organizzato dalla onlus Avvocato di Strada, l’associazione che si occupa di
aprire in tutte le città italiane degli sportelli di avvocati che forniscano
assistenza legale gratuita ai cittadini senza fissa dimora.
Andrea Dodicianni
L’artista e musicista
nato a Rovigo e attualmente laureato presso l’Università di Padova in Storia
della Musica, è già ben noto nel panorama dell’arte contemporanea per le sue
opere provocatorie e sconvolgenti dense di verità e significato.
Questa installazione
denuncia la cattiva gestione dell’immigrazione in Italia, una gestione che
porta alla perdita della dignità, dei diritti umani e che nella maggior parte
dei casi genera la morte…
Salme davanti a noi, immobili,
inermi, morti, sconfitti dal mare. Salme che hanno sofferto, che hanno avuto
paura e che non ce l’hanno fatta…
Accanto ai corpi
coperti dai teli ci sono dei cartelli con su scritti i luoghi comuni che oramai
siamo abituati a sentire quotidianamente…
“Statevene a casa
vostra”, “Aiutiamoli a casa loro”, “Che possano annegare” “Prima gli Italiani”.
Frasi che dimostrano il
disinteresse, la superficialità e la più totale mancanza di empatia di fronte
alla sofferenza umana, spesso oggetto di propaganda politica inutile e becera..
L’installazione in stazione
Molto simbolico anche il fatto di averla installata in stazione, un luogo dove siamo abituati a correre ed a incontrarci, un luogo dove spesso passiamo di corsa e che l’installazione ci obbliga a fermarci e guardare. Ma anche un luogo dove si è concentrato la maggior parte del degrado, risultato dell’immigrazione incontrollata.
Un consiglio per chi
non l’avesse vista:
Andate in stazione
fermatevi e guardate attentamente.
Prendetevi un minuto
prima di andare a prendere il treno o di correre da qualsiasi altra parte.
Guardate, osservate, pensate e fatevi sconvolgere dall’arte come solo essa può fare.