Per la prima di “Destini”, insieme distilleria Rossi d’Asiago e Moreno Panozzo
L’arte della distillazione ha una storia antichissima in Veneto e la Distilleria Rossi d’Asiago, storica realtà che oggi esporta in 50 Paesi del mondo, dal Canada all’Australia, dal Regno Unito alla Cina, ne è un esempio di eccellenza, con i suoi 150 anni di storia. La Distilleria Rossi d’Asiago è stata protagonista di un evento che si è svolto nell’esclusiva location dell’Atelier Artistico di Moreno Panozzo ad Asiago. Il fil rouge di questa iniziativa è stata la proiezione del film “Destini”. Set d’eccezione l’Atelier dell’artista asiaghese, dove è stata proiettata in anteprima la pellicola. Presenti all’evento, gli imprenditori Patrizia e Nicola Dal Toso, l’artista Moreno Panozzo, il regista Luciano Luminelli, gli attori Nando Irene e Chiara Tascione e il musicista Tiziano Novelli.
La trama di “Destini”
“Destini” è ambientato quasi esclusivamente in Veneto e si snoda tra le città di Asiago, Treviso, Padova e Cittadella, con una piccola parte anche a Roma. Cornice di questa proiezione è stata “Suburban Doors” la scultura più significativa e dirompente di Moreno Panozzo, un’opera monumentale che fatto il giro del mondo, arrivando nei posti più lontani, toccando tutti i Continenti, un portale di un vecchio container, modificato con l’inserimento di incavi, tagli, increspature e lievi dorsali.
Il film “Destini”
“Destini” è una storia ambientata nel 1950, che poi tocca gli anni Settanta fino ad arrivare ai nostri giorni. Una storia emozionante ed evocativa che racconta ed esprime i profondi sentimenti e il senso di apparenza, toccando temi del sociale importanti come l’amicizia, tema principe che si snoda per tutta la durata dell’opera filmica. Al centro del racconto un’amicizia che nasce tra i banchi di scuola negli anni ’70 che culminerà col rapporto sentimentale tra i figli dei protagonisti, attraversando un lasso di tempo pari a tre generazioni, dagli anni ’50 fino ai nostri giorni. Nelle scene del film, c’è anche la storica Lancia Ardea, furgoncino aziendale che negli anni 50 era utilizzato per le consegne delle bottiglie di Kranebet. Regista: Luciano Luminelli
L’artista Moreno Panozzo
Moreno
Panozzo nasce ad Asiago (VI) nel 1963. Dal 1986 opera a Milano, e dal 2003 si
sposta e lavora nelle città e capitali più significative di tutto il mondo. Designer
di formazione, si occupa di architettura, scenografia, grafica, moda e
letteratura. Una forte personalità disegna il suo percorso artistico esprimendo
contenuti concettuali importanti. Tutto il suo background è documentato ed
archiviato su libri di storia dell’arte, monografie, collezioni museali,
riviste e volumi editi in più lingue e in diversi paesi. È apparso su testate
nazionali e internazionali e in numerose trasmissioni televisive. Collabora con
diverse riviste e realtà produttive. Studio, ricerca e sperimentazione lo
portano a un’espressione astratto-concettuale che vuole misurarsi con il territorio,
con lo spazio architettonico e urbano. Utilizzando particolarissime tecniche e
ricercando materiali di recupero espressivi, ha dato vita alla bioarte.
Attualmente è alla direzione di progettazioni artistico/culturali
internazionali su tematiche che riguardano la salvaguardia e la sostenibilità
del pianeta. Molte di queste iniziative sono riconosciute, condivise e
patrocinate dalle massime istituzioni mondiali, come il Parlamento Europeo e
l’UNESCO.