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No obbligo di telecamere a bordo

«La Commissione europea ha proposto di inserire all’interno del regolamento Controlli, in discussione adesso al Parlamento Ue, l’obbligo di telecamere a bordo per i pescatori. Si tratta di un onere che andrà a colpire ulteriormente il settore della piccola pesca. Tanto più in un momento di grave crisi come quello che stiamo vivendo.

La politica europea non chiara sull’obbligo

L’Europa continua a perseguire politiche che non tengono conto delle specificità della flotta artigianale del Mediterraneo. E che, nel caso delle telecamere a bordo, configurano una violazione della privacy. In sede di commissione Pesca all’Eurocamera e in stretto coordinamento con i colleghi della Lega a Bruxelles e a Roma, farò di tutto per modificare questo regolamento. Eliminando misure vessatorie e da Grande Fratello che non aiutano né l’ambiente, né i pescatori».

Il commento della Conte

Lo dice l’eurodeputata della Lega e capogruppo di Identità e democrazia in commissione Pesca al Parlamento europeo, Rosanna Conte. Che aggiunge. «Altro punto centrale del regolamento Controlli sarà l’affermazione di un principio di buon senso. La battaglia per la legalità nella pesca passa per regole chiare e attuabili. Con sanzioni che siano proporzionate all’illecito commesso e con misure che non comportino disparità di trattamento tra i pescatori. Ricordo che l’Italia è il Paese Ue che ha attuato il miglior sistema di controllo. Ma a fronte di ciò i nostri pescatori hanno pagato un prezzo troppo alto anche in confronto alle altre marinerie europee, oltre che rispetto ai pescatori extra-Ue. Questo dumping va fermato partendo proprio da una semplificazione burocratica. Il contrario di quello che abbiamo visto finora», conclude Conte

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