Manifesto per via italiana al cyber food
Con l’emergenza coronavirus nasce la prima via italiana per l’agroalimentare 4.0 dal campo alla tavola con tecnologie. Sicurezza e controlli 100% Made in Italy. E’ quanto annuncia la Coldiretti in occasione dell’Innovation Day con lancio del manifesto in collaborazione con Filiera Italia e con Bonifiche Ferraresi per il futuro della filiera del cibo nell’era post Covid.
Il manifesto
L’emergenza coronavirus – spiega il manifesto – ha imposto un cambiamento radicale del modello economico globalizzato. Dal modo di rapportarsi con i consumatori alla sostenibilità ambientale, economica e sociale e nel nuovo scenario post emergenza l’innovazione sarà uno strumento imprescindibile per garantire la prosperità della società.
I punti del manifesto
Una realtà – evidenzia la Coldiretti – che vede sempre più al centro di tutto l’agroalimentare con una filiera che in Italia vale oltre 538 miliardi di euro, il 25% del Pil e offre lavoro a 3,7 milioni di persone dal campo alla tavola, passando per industria, distribuzione e ristorazione. Considerata quindi l’importanza del settore serve un impegno che – afferma l’alleanza – deve coinvolgere imprese e istituzioni per la nascita del primo piano nazionale dell’agrifood 4.0 con obiettivi chiari e definiti riassunti in 6 punti precisi.
Considerazioni
1) Accelerare la transizione digitale premiando l’adozione di tecnologie di
agricoltura e zootecnia di precisione con progetti in grado di preservare le
caratteristiche uniche del nostro territorio;
2) Fornire agli agricoltori supporto alle decisioni agronomiche in tempo
reale;
3) Creare consapevolezza e cultura nel consu matore sulla provenienza dei
prodotti e delle loro caratteristiche, garantendo sicurezza, salubrità e
qualità attraverso l’adozione di tecnologie digitali per la tracciabilità dei
prodotti;
4) Incentivare modelli economici innovativi che prevedano una più equa
distribuzione del
valore lungo la catena di approvvigionamento;
5) Sostenere lo sviluppo di canali di vendita digitali per le filiere corte
nazionali
6) Sviluppare brevetti basati su tecnologie che abbiano uno standard
tecnologico “made
in Italy” a servizio della filiera agroalimentare italiana per migliorarne efficienza ed efficacia.
I promotori
Fra i primi promotori dell’iniziativa, oltre a Coldiretti, Filiera Italia e Bonifiche Ferraresi, ci sono. Abaco nonché Agrorobotica. Antaresvision, Blutentacles, Bluarancio, nonché Bs Company. Quindi Cynomis, Edo, IBF, Idroplan, Hort@, XFarm, XNext, Ono, Revétree. Nonchè Youfarmer, Agrofood Bic, Radarmeteo, EVJA. Quindi Meteoleaks, Tokenfarm e Tziboo. Siamo quindi pronti a fare la nostra parte – affermano i firmatari del manifesto -. E garantiamo al Made in Italy un #futurogiàpresente.