#IORESTOINCUCINA. I consigli dello chef degli astronauti
“Insalata di quinoa, riso integrale con pollo al curry e verdura, lasagna alla bolognese (rivisitata), zuppa di legumi e due barrette energetiche”. Sono questi i piatti che lo chef Stefano Polato, 36enne padovano di Monselice, ha preparato appositamente per l’astronauta italiano Paolo Nespoli che ha preso parte alla missione Vita che lo terrà in orbita per 139 giorni. Per Stefano Polato una consacrazione, dopo l’esperienza con Samantha Cristoretti. Ora lancia l’iniziativa #IORESTOINCUCINA.
Chi è Stefano Polato
Stefano Polato nasce nel 1981, si diploma in Ragioneria e poi si iscrive e si laurea in Conservazione dei Beni Culturali a Venezia. “Dopo l’Università – racconta Polato – con una laurea in mano, sentivo che forse la mia strada era un’altra e da lì è iniziato tutto”. Concluso il suo percorso di studi, decide di affinare una delle sue passioni: la cucina. Si iscrive all’Etoile institute di Chioggia (Venezia), la scuola di alta cucina del gruppo Boscolo, che nel 2010 ha poi traslocato nella cittadina laziale di Tuscania. Frequenta i due anni di maestria e al termine decide di lanciarsi in un’avventura che per molti è un salto nel buio: aprire un’attività a soli 24 anni con pochissime certezze in tasca.
La collaborazione con ESA
Inizia quindi la collaborazione di Stefano Polato con Esa, l’Agenzia spaziale europea, e di conseguenza con la Nasa. Lo chef padovano entra in contatto con Agrotec, la startup torinese che ha conquistato la Nasa con il suo micro-satellite. Un team consolidato dove ogni componente ha un ruolo specifico. Alcuni si occupano della realizzazione di sistemi termici altri invece, pensavo al cibo per gli astronauti, come Stefano Polato. I dictat sono piuttosto ferrei perchè, come si dice nello spazio, “L’errore non è un’opzione”: un’intossicazione alimentare di un equipaggio non è ammessa e pertanto è necessaria una preparazione meticolosa e ricercata in modo da abbattere anche la minima percentuale di errore.
#IORESTOINCUCINA. Polato ci consiglia
“In questi giorni surreali, mi sono confrontato intensamente con la community che mi segue da tempo sui profili social: più di 20 mila persone spaesate e atterrite quanto me. Nel mio piccolo ho invitato tutti i miei follower a dimostrare responsabilità e senso civico, seguendo le indicazioni delle istituzioni e restando a casa.Non sembrandomi però abbastanza, ho pensato di proporre un’attività del tutto gratuita, per offrire contenuti di qualità a tutte persone che sono a casa. #IORESTOINCUCINA: una ricetta al giorno, toglie la noia di torno“
#IORESTOINCUCINA
“Ho pensato che grazie alle piattaforme virtuali è comunque possibile rimanere in contatto, farci compagnia e alleggerire queste giornate intense, attraverso lo spettacolo del cibo. Il cibo per me è condivisione e, attraverso ricette semplici ma gustose, ho la possibilità di comunicare, divertire e informare”.
In che cosa consiste #IORESTOINCUCINA
“Un appuntamento quotidiano, a partire da sabato 14 marzo. Tutte le mattine una diretta di 30 minuti dalle 10:30 alle 11:00. Durante la diretta ti proporrò una ricetta, per sfruttare al massimo i pochi ingredienti che abbiamo a disposizione in questi giorni”
Dove
“Sulla mia pagina Facebook. Il giorno prima di ogni diretta farò un sondaggio su Facebook che ci permetterà di identificare l’ingrediente che la maggior parte dei partecipanti ha in casa (pollo o manzo? uova o formaggio? fagioli o ceci?…ecc.). Una volta identificato l’ingrediente più votato, durante la diretta del giorno dopo lo lavoreremo insieme cercando di valorizzarlo al massimo sotto tutti gli aspetti. Mi permetto di segnalarvi che ci si potrà divertire magari condividendo l’informazione con i nostri lettori”.