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Il Select torna a casa

Il Select ritorna a casa. Il bitter veneziano sarà prodotto proprio dov’è cominciata la sua avventura un secolo fa. Era il 1920 quando i due fratelli bolognesi Mario e Vittorio Stauroforo Pilla tennero a battesimo nella loro distilleria di Castello il liquore. Divenuto ingrediente per antonomasia dello spritz veneziano. A cent’anni di distanza, il gruppo Montenegro, oggi detentore del marchio, ha annunciato che sposterà la produzione dell’essenza di erbe del Select a Cannaregio. Nell’ex laboratorio industriale di un fabbro ampio 650 metri quadrati, vicino alla chiesa della Madonna dell’Orto. Un’operazione che unisce il recupero dell’identità del Select al ritorno degli investimenti produttivi nel centro storico di Venezia. Con la conseguente creazione di posti di lavoro. Un segnale positivo in una fase così delicata per la crisi post Covid.

Perchè il Select torna

«Abbiamo acquistato lo stabile un anno e mezzo fa e ora abbiamo iniziato a restaurarlo – ha annunciato l’amministratore delegato, Marco Ferrari – L’apertura dovrebbe essere a fine 2021. E’ un investimento importante su Venezia in un momento di cauta ripresa». Il progetto ha trovato entusiasta il sindaco Luigi Brugnaro. «Una sfida imprenditoriale che coniuga tradizione e innovazione», l’ha definita, complimentandosi con l’azienda. «State tornando a far parte di Venezia con un’operazione che rientra a pieno titolo in quel processo che, da sindaco, ho sempre sostenuto. Riportare in città nuove occasioni di lavoro e di crescita, così da attrarre nuovi residenti».

A Venezia solo una parte

Non verrà spostata l’intera produzione. Il laboratorio di Cannaregio si occuperà della macerazione della trentina di erbe e spezie necessarie alla ricetta. Il resto della linea rimarrà in Emilia Romagna. Ma la nuova sede di Select in laguna è pensata per essere più di una fabbrica. Negli spazi in via di restauro verranno ospitati anche un museo interattivo dedicato alla storia del liquore, oltre a uno spazio adibito alla degustazione. Il progetto include anche un’area eventi aperta al pubblico. «Ci sarà uno spazio esperienziale. Che racconterà la storia di Venezia e dell’aperitivo con mezzi analogici ma anche tecnologici. Spiega l’amministratore delegato dell’azienda. E sarà aperto alla città, ai veneziani».

Select e Venezia

La strategia di riportare il Select a Venezia è l’ultimo di una serie di investimenti da parte di Montenegro. Negli ultimi anni l’azienda ha puntato molto nella ricostruzione della storia del liquore veneziano. Poi c’è la curiosa origine del nome «Select». Fu proposto durante una festa del Redentore in Giudecca addirittura da Gabriele D’Annunzio, in abbreviazione del latino «Selectus». Preso il marchio dalla Montenegro, l’azienda ha fatto di tutto per rintracciare le origini della bevanda. Anche assumere un professore di Storia dell’università di Bologna per andare a caccia di documenti d’epoca negli Archivi di Stato del Veneto. E proprio dai fondi degli archivi, infatti, proviene la «nuova» ricetta. Adottata per il liquore due anni fa, che vede come ingredienti principali i classici rabarbaro e ginepro, come sempre. Contemporaneamente, la ditta ha scelto di abbandonare la bottiglia con il ferro di prua di gondola sull’etichetta, per ritornare alla confezione del 1920.

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