Al via la vendemmia 2021 che cosa possiamo aspettarci?
L’estate 2021 verrà ricordata come l’estate del Green Pass, del vino dealcolato e della consacrazione dei rosati, ma dal punto di vista enologico, che cosa è lecito aspettarsi? Possiamo parlare di una buona annata?
Il parere dell’enologo
Siamo andati a chiederlo all’enologo Simone Schiaffino, che ci ha risposto così: “La stagione vegetativa è stata caratterizzata dalla mancanza quasi assoluta di piogge: ciò ha sicuramente rappresentato un vantaggio per quelle che sono le attività da svolgere in campo, per la gestione complessiva dei vigneti e l’utilizzo di prodotti fitosanitari. Tuttavia, le vendemmie precoci possono soffrire questo aspetto”
Qual è allora la speranza in questo momento?
“Attendiamo con ansia piogge ristoratrici che possano consentire alle varietà più tardive ed ai vigneti posti a quote più alte, di arrivare a maturazione senza subire un eccessivo stress idrico.”
I dati
Rispetto all’anno scorso e confrontando quest’estate con annate che hanno visto situazioni simili, si stima un calo produttivo nell’ordine del 20/30%. Anticipando le raccolte alla seconda metà di agosto, tuttavia si dovrebbe riuscire ad ottenere uve con tenori di acidità importanti, in cui tutti gli aromi saranno preservati. La campagna produttiva 2020 ha avuto inizio con un inverno mite, primavera soleggiata e poco piovosa (ma più piovosa del 2021), cui ha fatto séguito un’estate abbastanza calda, con precipitazioni ben distribuite più o meno su tutto il periodo. Questo ha permesso una crescita dei grappoli maggiore rispetto a quella di quest’anno, senza scottature né stress idrici. Insomma, il 2020 è stata un’annata eccellente, di grande qualità, ma anche il 2021 promette bene, seppur la distribuzione delle piogge sia stata diversa e lo stress idrico delle piante sia ovviamente maggiore, con inevitabili ripercussioni sulla quantità.
Il mercato
Per quanto riguarda il mercato, probabilmente tutto ciò avrà ripercussioni a livello di prezzi, che potrebbero essere un po’ più alti. Questo il quadro generale che emerge dalle più recenti osservazioni dei vigneti; vedremo come tutto ciò si trasformerà in bottiglia prima e nel bicchiere poi, durante i prossimi mesi ed anni. Nel frattempo, non ci resta che brindare al buon vino, magari in compagnia!
Raffaello De Crescenzo