Le curve della memoria
“Le curve della memoria” è il titolo del romanzo che segna l’esordio come scrittore di Bruno Soldatich, in collaborazione col narratore Marco Di Grazia, ed edito da Fucine Editoriali.
La spiegazione
Marco di Grazia spiega che “il romanzo nasce da certi racconti di Bruno, il padre dell’illustratore Cristiano, con il quale collaboro da tempo, su alcuni episodi del suo passato, di quando era giovane. Un giorno gli chiesi di scrivere questi ricordi e lui ha redatto una sorta di memoriale, una quarantina di cartelle che mi ha passato. Su quel materiale e poi su successivi incontri, ho cominciato a lavorare e ho steso la prima versione del romanzo, che poi abbiamo rivisto e corretto. È venuto fuori “Le curve della memoria”, in cui ho mischiato alcuni episodi reali con pure invenzioni narrative mettendoci un po’ di avventura e altro. Quindi alla fine, fra storie vere e cose inventate, è nato il romanzo.
L’intervista
Di cosa parla la
vostra storia? “Si comincia nel 1973, un giorno di maggio, all’autodromo di
Monza; un giovane agente di polizia assiste al tragico incidente in cui
morirono due assi del motociclismo di allora: Renzo Pasolini e Jarno Saarinen.
Quell’incidente fa precipitare il giovane in un altro drammatico incidente
motociclistico, quello che, 13 anni prima, gli portò via suo padre, morto,
appunto in un incidente mentre si recava al lavoro. Sotto shock per l’accaduto,
il giovane torna alla sua vita di tutti i giorni e al suo lavoro come
poliziotto. Passano pochi giorni e si trova coinvolto in un brutto scontro,
all’aeroporto di Milano, con gli scioperanti in tuta blu. Una vera e propria
battaglia nella quale la vita. È costretto a spezzare la gamba di un
dimostrante nel momento in cui sta per essere ammazzato, un attimo prima che
qualcuno lo salvi. Qualcuno che grida un nome: ISMAELE! Che il giovane sente e
lo riporta ancora nel suo passato, prima di perdere i sensi.
Si sveglierà all’ospedale con questo nome (Ismaele) in
testa. Questi episodi lo portano a chiedere qualche giorno di licenza, prendere
una macchina e recarsi nei luoghi della sua infanzia e adolescenza, là sul
Carso, Trieste, Grado e tutta quella zona che lo ha visto crescere.
Partono così “le curve della memoria” di questo ragazzo che
ripercorre alcuni episodi della sua giovinezza, fino al viaggio che,
diciassettenne, intraprese su una petroliera e che lo portò fino in Argentina.
Viaggio, avventura, vita, morte, amicizia e un soprannome, Ismaele, che un suo collega, il truce Whisky, gli aveva messo e al
quale lui rispondeva sempre: “Non chiamatemi Ismaele!”
La storia e le curve della memoria si snodano, quindi attraverso gli anni e attraverso lo spazio attraversato in tutti questi anni, fino al ritorno a Milano e all’epilogo della vicenda”.
Il libro
Le curve della
memoria di Marco Di Grazia e Bruno Soldatich
Genere: Narrativa
Formato: Brossura (13x20cm)
Pubblicazione: Fucine Editoriali, Marzo 2018
Pagine: 156
Copertina: Cristiano Soldatich
Le biografie
Marco Di Grazia,
nato a Pescia, esordisce come sceneggiatore di fumetti nel 1997. Il suo primo
romanzo è Li chiamavano Bartali e Coppi (2008), a questo ne seguono altri, tra
cui: L’uomo che custodiva la musica illustrato da Cristiano Soldatich e Fra la
via Aurelia e il Mississippi – Sei racconti in Blues, divenuto poi parte
narrante del recital My God is Blues.
Bruno Soldatich,
nato a Trieste, cresciuto fra il profumo del mare e le colline doline carsiche,
vive in provincia di Lucca, dove svolge l’attività di ristoratore. È stato
Guardia di Pubblica Sicurezza, ma prima, ha vissuto una lunga avventura in giro
per il mondo imbarcato su una nave petroliera. Da un suo memoriale è nato
questo romanzo, che segna il suo esordio in campo letterario.
Cristiano Soldatich,
nato a Viareggio (LU) nel 1975, esordisce giovanissimo tra il 1992 e il 1993
come vignettista di satira sportiva per la redazione locale del quotidiano “La
Nazione”.
Nel 1995 entra come disegnatore e collaboratore nello staff dell’associazione
culturale “Lucca Fumetto”. Nel 1996 pubblica sul periodico “La Provincia”
di Lucca una serie di strisce umoristiche dal titolo “Piel’Angelo”. Nello
stesso anno prende parte alla mostra in omaggio a Bonvi, con una striscia a
fumetti scritta da Lucio Staiano, allestita per l’edizione di “Lucca Comics
& Games”.
Nel 1997, in
collaborazione con altri autori, partecipa alla serie umoristica “Non
Calpestare le Margherite”, prima come inchiostratore e poi come disegnatore.
Nel 2011 collabora alla realizzazione grafica del CD musicale “What’s in the
Fridge?” della band “Free-Go”.
Nel 2014, all’interno della manifestazione di “Lucca Comics & Games”, è tra
i premiati al concorso d’illustrazione “L.U.M.E.: un progetto, un territorio”
dove viene allestita anche una mostra dedicata.
Luca Pozza