"lettere al direttore"

Il dopo referendum: inizia il secondo round

Cari amici veneziani,

         
il primo round va ai sostenitori del no e dell’astensione, ma è una vittoria di
Pirro

La volontà

È infatti chiara la volontà della Venezia
centro storico, della zona insulare e dell’Estuario di avere un proprio comune,
che per queste zone vuol dire la salvezza dall’esodo demografico, la salvezza
dal turismo giornaliero fuori controllo e anche una migliore gestione
dell’ambiente, ad iniziare dall’ inquinamento, dagli scavi dei canali, dalle
grandi navi, dal problema fuori controllo delle acque alte nella Venezia
lagunare.

Venezia e le isole

Nelle isole da più di 50 anni si stanno aspettando soluzioni, ma le soluzioni non arrivano e questo con grande imbarazzo per tutti noi a livello internazionale, perché Venezia è patrimonio dell’umanità, patrimonio mondiale. Siamo quindi sotto la lente di ingrandimento di tutti coloro che all’estero amano Venezia, la sua bellezza, la sua storia.

Il ricorso

Noi andremo avanti con il ricorso al TAR,
perché sicuramente verrà stabilito che il quorum non ci doveva essere e quindi
rimarrà solo la grande vittoria del sì con un 65% di votanti che hanno chiesto
l’autonomia di Venezia. Torneremo quindi in Regione a chiedere l’applicazione
dell’articolo 6 comma 3 della legge regionale 25 1992 per ottenere lo scorporo
dal grande comune unico della realtà Veneziana.

Gli obiettivi

Noi abbiamo come obiettivo la salvaguardia fisica e socioeconomica della città, cosa che doveva essere fatta dalla legge speciale ma non è ancora stata attuata.Venezia è solo stata sfruttata e i primi a pagare sono stati i residenti che hanno dovuto lasciare la città: ben centomila nell’arco degli ultimi 40 anni. Un numero enorme e noi abbiamo l’obbligo di contrastare questa tendenza drammatica che ci porterà ad una cittadina che nell’arco di 10, al massimo 20 anni, sarà ridotta ad avere 15/20.000 residenti.

Le generazioni future

Dobbiamo tutto questo ai nostri figli,
alle future generazioni, ma anche ai nostri antenati che per creare Venezia si
sono sacrificati spargendo il loro sangue e consegnandoci quella che è
universalmente riconosciuta come la città più bella del mondo, erede di una
cultura millenaria che merita rispetto ed il massimo sforzo per la sua
conservazione.Dobbiamo questo primariamente ai veneziani
ma anche al Veneto e all’Europa e arriviamo a dire a tutto il Mondo che, come
noi, vuole una Venezia improntata alla sostenibilità, aperta come nel passato
alle relazioni ed ai commerci.

Il futuro

La nostra azione non si esaurirà presso le
istituzioni nazionali e regionali, perché puntiamo a risvegliare l’attenzione
su Venezia per ottenere una tutela internazionale, con un sistema di deroghe
che aiuterà le imprese e, sull’onda delle dichiarazioni della Presidente
neoeletta della Commissione Europea, la tutela dell’ambiente e la difesa
dell’ecosistema lagunare.

Il ringraziamento

Ringrazio con il cuore chi ci è stato
vicino durante questa difficile campagna referendaria, chi ci ha supportato
ogni giorno, e rassicuro tutti che noi ci siamo e che siamo pronti e
determinati ad affrontare il secondo round senza paura o timori reverenziali.

Duri i banchi!

​Gian Angelo Bellati

Presidente Movimento Venezia Autonoma

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