L’imprevisto. Come prevederlo
Abbiamo parlato molto di risparmio, di banche venete e in parte di cosa vuol dire investire. Ma dietro può sempre nascondersi l’imprevisto. Tuttavia il ruolo c’entrale è sempre di un soggetto: la persona.
L’ipotesi
Immaginiamo
quindi proprio una persona, un cliente “tipo”, con un lavoro, una famiglia e
dei risparmi. Il primo passo è capire di cosa ha bisogno questa persona, quali
sono i suoi obiettivi e le sue esigenze. Solo dopo si può parlare di
investimento. Prima ancora di parlare di strumenti, è bene parlare del tipo di
viaggio che la persona vuole intraprendere. Solo così è possibile cogliere
pienamente le sue necessità. Questo avviene attraverso una conoscenza
approfondita del cliente, della sua famiglia, lo studio del “bilancio famigliare”
e della capacità di risparmio.
La prospettiva vs imprevisto
Facciamo
qualche passo avanti e immaginiamo di aver già messo in piedi una solida
pianificazione, che permetta a questa persona di avere una liquidità
sufficiente alle spese di casa, una riserva per il “non si sa mai”, di aver già
pensato a come affrontare la pensione serenamente e anche degli investimenti
per aiutare tra qualche anno il figlio/a a studiare e magari realizzare anche
questo sogno nel cassetto.
La domanda
Ora bisogna porsi una domanda: quali sono gli eventi che potrebbero mandare all’aria questa pianificazione ossia l’imprevisto? Ovviamente sono tanti. Alcuni di questi possono essere serenamente affrontati proprio perchè il patrimonio è stato suddiviso in modo razionale. Altri invece, come diceva quella pubblicità, “non hanno prezzo”. l’imprevisto più negativo su questa pianificazione è proprio il più nefasto: la premorienza del cosiddetto “breadwinner”, ovvero il soggetto che porta a casa la maggior parte del reddito. Pensate a due genitori, la mamma a casa con un bambino piccolo e il capofamiglia che lavora, capite bene che il “breadwinner” è proprio lui! Come farebbe una vedova con figlio a carico ad affrontare tutte le spese che prima erano suddivise nel nucleo familiare? O a pagare le rate del mutuo.
La pianificazione
Capite bene quindi che, una volta pianificato, bisogna prendere in considerazione anche l’imprevisto e “scaricare” questo rischio su chi lo fa per lavoro: le compagnie assicurative.
Il dubbio e l’imprevisto
Quante
persone affermano “metto da parte dei soldi perchè se un giorno muoio, almeno
resta qualcosa a mia moglie e a mio figlio”. Pensate di poter liberare queste
risorse che mettete da parte per questo obiettivo, impiegarle in modo più
proficuo e trasferire tutto questo rischio ad una compagnia assicurativa. Una
famiglia media riuscirebbe mai a mettere da parte in un anno 2-3 milioni di
Euro per “almeno lascio qualcosa a mia moglie e mio figlio”? Penso proprio di
no.
La soluzione all’imprevisto
Ecco
perchè tutta la pianificazione va inserita all’interno di una cornice
assicurativa, ovvero, va protetta contro gli imprevisti che potrebbero minare
la nostra serenità quotidiana, oltre ad un lavoro di razionalizzazione dei
risparmi.
Dott. Marco Mattei, Consulente Finanziario e Pianificatore Patrimoniale