Ulss 4: un milione di risparmio
L’utilizzo corretto di medicinali può portare a grandi risultati, tanto che l’Ulss 4 ora ha a disposizione 1 milione di euro di risparmio. Il miglior utilizzo dei farmaci da parte della popolazione, e prescrizioni appropriate, hanno portato a questo risultato.
L’analisi
Lo conferma l’analisi della direzione generale dell’Ulss4: la spesa farmaceutica si è ridotta di 924 mila euro in un anno.
La spesa media per assistito pesato, calcolata cioè su indici convenzionali che tengono conto dell’età, del carico assistenziale e di altri parametri dell’assistito, è passata da 119,3 euro del 2017 ai 104,5 euro del 2018.
<<Ciò non significa che le persone siano state curate male per la minore prescrizione di farmaci – dice il direttore generale Carlo Bramezza – ma che sono state erogate cure più mirate, prescrizioni appropriate dal punto di vista clinico.
Ne consegue che è stato ridotto il ricorso e spesso l’abuso del consumo di farmaci, leggasi anche spreco di farmaci, che ha permesso di ottenere un importante risparmio economico>>.
Il “tesoretto” di 924 mila euro verrà investito in farmaci innovativi e nella distribuzione diretta a pazienti con terapie prolungate.
La nuova Generazione
Si tratta, più nello specifico, di medicinali di nuova generazione ad elevato costo, impiegati nei casi gravi, dove le terapie convenzionali non hanno avuto successo.
<<In passato, in caso di inefficacia delle terapie farmacologhe non cerano altre possibilità – continua il DG Bramezza – oggi invece possiamo offrire nuove opportunità di cura ai pazienti con medicinali di nuova generazione, costosi ma molto utili nelle cure di tumori, malattie rare, epatite C ed altre malattie.
Un ruolo importante lo hanno avuto anche i medici di famiglia e gli specialisti ospedalieri nel prescrivere cure sempre più appropriate>>.
L’opera
Rilevante per l’attività di monitoraggio il contributo delle unità operative Farmacia Territoriale e Farmacia Ospedaliera, e Direzione Sanitaria.
Oncologia, Reumatologia, Neurologia e Urologia sono le unità operative ospedaliere maggiormente coinvolte nell’impiego dei nuovi farmaci.
Giovanni Cagnassi