Treviso a caccia di chirurghi. In 87 per 2 posti
Nell’epoca dei concorsi deserti, dell’arruolamento di specialisti in mezza Europa, delle lacrime dei direttori generali che non sanno più dove sbattere la testa per trovar medici, quella che si è vista ieri al San Giacomo pareva una scena d’altri tempi. Per il concorso per sette posti da chirurgo (spalmati in sei ospedali della Marca) si sono presentati ottantadue candidati. E gli iscritti erano quasi il doppio, ben 163. Camici bianchi in fila per un lavoro in sala operatoria, un sogno per ogni direttore generale (sia perché qualcuno gli ha dato il permesso di assumere medici, sia perché i candidati si sono presentati).
Benazzi sottolinea la capacità attrattiva della scuola chirurgica trevigiana: «Il merito certamente va anche ai nostri direttori, che sono capaci di dar vita ad una vera e propria tradizione di chirurghi. La bravura di un primario è anche la capacità di trasmettere le proprie conoscenze e la propria umanità in modo da far crescere attorno a sé una squadra che diventa vera eccellenza per il proprio territorio. Non facendo così tutto ruoterebbe attorno d un’unica persona con un impoverimento dell’offerta e della soddisfazione dei bisogni dei nostri cittadini».
La massiccia partecipazione di giovani specializzati dimostra che di chirurghi le Scuole di Medicina ne producono ancora. Niente da fare invece per anestesisti e ginecologi, che i manager devono andare a cercare con il lanternino. Motivo? Sono specializzazioni ritenute ad alto rischio, che hanno perso appeal tra studenti e specializzandi. Capitolo a parte la fa poi la programmazione ministeriale, che decide ogni anno quante borse di studio assegnare a ogni specialità medica. Ieri mattina a presiedere il concorso è stato Maurizio De Luca, direttore dell’Unità operativa di Chirurgia degli Ospedali di Montebelluna e di Castelfranco Veneto, che nelle scorse settimane aveva notato con estrema soddisfazione e interesse come il numero di iscritti crescesse di giorno in giorno: «Possiamo dire che il numero di iscritti è stato davvero importante raggiungendo quota 163», sottolinea lo stesso De Luca. I nuovi chirurghi andranno a svolgere il proprio incarico nelle chirurgie di Castelfranco, Montebelluna, Conegliano, Vittorio Veneto, Oderzo e le due chirurgie dell’ospedale di Treviso.