Le Città in Festa: venerdì “Pane in campo”, degustazione di pane artigianale prodotto dai panificatori veneziani
Montasu, Ciabatte, Rosette: stand di pane dorato e fragrante saranno allestiti venerdì 18 maggio in numerosi campi del centro storico di Venezia, Murano e Burano per la manifestazione “Pane in Campo”, promossa dall’associazione veneziana panificatori, in collaborazione con il Comune di Venezia e Vela.
La presentazione dell’iniziativa, che vuole valorizzare una delle produzioni artigianali più antiche della città, si è svolta a Ca’ Farsetti, alla presenza della presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, dell’assessore alla Coesione sociale e sviluppo economico, Simone Venturini, di Paolo Stefani e Nicola Rizzo, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione veneziana panificatori e Michele Albonico, panificatore storico della città.
Dalle ore 11 alle 17.30, nell’ambito de “Le città in Festa”, nei Campi Santa Fosca, San Giacometo, Santo Stefano, Santa Margherita, in via Garibaldi, in piazzale Santa Maria Elisabetta al Lido, in Campo San Donato a Murano e in piazza Galuppi a Burano i panificatori della città offriranno la degustazione di pane artigianale. Offerta libera a favore della mensa dei poveri.
“Un’occasione – ha spiegato Rizzo – per far conoscere alla cittadinanza, alle categorie economiche e ai visitatori della città delle importanti eccellenze. Dopo l’accanimento della stampa internazionale in seguito alla triste disavventura dei quattro giovani turisti che si erano trovati a pagare un conto molto salato in un ristorante dell’area marciana, vogliamo dimostrare che Venezia è una città fatta di categorie che lavorano in modo serio, puntando sulla professionalità e sulla qualità”.
Acqua, farina, lunghe ore di fermentazione sono gli ingredienti di un prodotto che Venezia ha sempre realizzato con grande maestria, sin dai tempi più lontani. Il pan biscotto riforniva le cambuse delle navi ed era uno degli alimenti principali dei marinai ai tempi della Serenissima. “Quello del fornaio – ha spiegato Paolo Stefani – era uno degli antichi mestieri della città che ancora sopravvive, nonostante i costi di lavorazione e manodopera, il problema dell’umidità, il rifornimento delle materie prime, i lunghi tempi di lavorazione, il trasporto del prodotto finito. Ma mentre fino agli anni ’60 nel centro storico c’erano un centinaio di forni, adesso se ne contano meno di 20. Quando si passeggia per una calle e si sente il profumo del pane in cottura, quel profumo, a cui corrisponde un gusto particolare, indica che il prodotto è artigianale e non industriale. E’ questa lavorazione che vogliamo far conoscere direttamente a tutti coloro che ci verranno a trovare venerdì 18: un prodotto sano, fonte di benessere, che ricorda la lavorazione di un tempo”.
“L’appello agli operatori turistici e commerciali della città – ha sottolineato l’assessore Venturini – è quello di utilizzare il tesoro che è nelle mani dei panificatori veneziani e di offrire agli ospiti delle loro strutture non tanto il pane congelato quanto il pane fresco. L’invito è a un’alleanza tra veneziani. Qualche giorno fa – ha aggiunto Venturini – siamo stati ospiti in un forno della città (vedi contributi video in allegato): la passione che trasmettono questi artigiani è unica e l’Amministrazione non poteva non sostenere questa iniziativa perché se Venezia ha un futuro lo deve alle persone, che sono fatte di mestieri e professionalità”.
“Gli artigiani – ha concluso la presidente Damiano – rappresentano la risorsa più preziosa delle singole comunità; la nostra storia e le nostre tradizioni”.
E.P.