Disturbi alimentari, boom di minorenni
Palazzo Moroni si tingerà di lilla in occasione della giornata nazionale dedicata ai disturbi dell’alimentazione: a partire dalle 18 di giovedì 15 marzo, la facciata del palazzo comunale sarà illuminata di luce violetta, mentre sul Liston sarà presente uno stand informativo che distribuirà fiocchietti lilla, simbolo della giornata. A Padova, l’iniziativa è supportata dalla rete Città Sane del Comune e da diverse associazioni: Mi nutro di Vita, Arte Migrante e Alice per i disturbi del comportamento alimentare (Dca).Quest’ultima in particolare, è nata nel 2006 per volontà di un gruppo di genitori uniti dal desiderio di confrontarsi e chiedere cure complete e adeguate per i loro cari.
È in larga parte merito dell’associazione se, nel 2014, l’ospedale di Padova ha dato vita ad un day hospital afferente al Centro Regionale per i dca, che finora ha ricoverato 90 pazienti. Le pazienti seguite nel 2016 sono state 500, mentre le visite effettuate sono arrivate al numero record di 6.700 (erano 5.800 nel 2014).
«L’allarme», spiega il professor Paolo Santonastaso, medico psichiatra e fondatore del Centro, «riguarda soprattutto le giovanissime: i dati nazionali ci dicono che, negli ultimi vent’anni, l’età d’esordio della malattia è scesa di due anni: prima si attestava intorno ai 17, ora intorno ai 15. Questo significa che sono aumentati, e non di poco, i casi di pazienti minorenni: a Padova rappresentano circa un terzo delle ricoverate, attualmente 32 su 90».
E questo è un grave pericolo per la salute delle ragazze: «Più giovane è l’organismo», dice Santonastaso, «più pesanti potranno essere le ripercussioni, anche a livello cognitivo. Mi spiego: il cervello di una ventenne ormai è completamente sviluppato, ma il corpo e il cervello di una dodicenne invece è ancora in crescita. Un disturbo così grave può comportare danni su tutto lo sviluppo».
Oggi l’età media delle pazienti seguite a Padova (ma il centro accoglie molte ragazze anche da altre città, anche fuori regione) è di circa 21 anni, ma sono in aumento le giovanissime, tra cui alcune studentesse delle scuole medie. «Cresce anche il numero di pazienti di sesso maschile», aggiunge la professoressa Angela Favaro, «che in media sono uno ogni dieci donne».
I disturbi del comportamento alimentare più conosciuti sono anoressia e bulimia, ma in realtà oggi sono state identificate e studiate molte diverse sfumature con cui la malattia può presentarsi, non tutte evidenti alla vista.
Le associazioni promotrici degli eventi di giovedì hanno quindi organizzato una seconda giornata di approfondimento, mercoledì 21 marzo, con la presentazione del libro “Famine”, di Elaise B., e con il racconto di Sandra Zodiaco (ass. Mi nutro di Vita). L’incontro è in sala Rossini del Caffè Pedrocchi alle ore 19. Modera Leyla Kahlil (ass. Alice per i Dca).
Giuliana Lucca