veneto

Elezioni comunali: Roma e Torino al centrosinistra, per la destra una disfatta

Il centrosinistra vince a Roma e Torino, mentre il centrodestra si consola con Trieste ma in generale sembra paga dazio nelle grandi città e ottiene alla fine un risultato deludente. È questo il sunto dei ballottaggi delle elezioni comunali che hanno interessato 65 comuni, tra cui i capoluoghi di provincia Roma, Torino, Savona, Varese e Trieste, insieme a Benevento, Caserta, Latina, Cosenza e Isernia.

Affluenza bassissima

Il primo dato (negativo) da segnalare è quello relativo all’affluenza. Nella Capitale ha votato appena il 40,68% dei cittadini, 8 punti sotto la percentuale del primo turno, ma l’affluenza è stata bassa un po’ ovunque: nei 63 comuni delle regioni a statuto ordinario si è attestata, secondo i dati del Viminale, al 43,94%, in calo di quasi dieci punti rispetto al primo turno, quando era stata del 52,67%.

Il centrosinistra vince a Roma: Gualtieri è il nuovo sindaco

Non c’è stata storia a Roma dove il candidato della coalizione di centrosinistra si è imposto su Enrico Michetti, sostenuto dal centrodestra, che pure era riuscito a spuntarla al primo turno. Manca l’ufficialità, è vero, ma il dato è certo. Schiacciante per certi versi. Tanto che subito dopo le prime proiezioni, senza badare troppo ai formalismi, l’esponente del Pd è salito sul palco per il suo primo discorso da sindaco. “Oggi inizia un lavoro di intensità per rilanciare Roma e farla funzionare meglio e per farla crescere creando occupazione” ha esordito l’ex ministro. “Per farla diventare una città più inclusiva e vicina alle persone, campione dell’innovazione tecnologica. Io ce la metterò tutta per realizzare il nostro programma. Ora serve un patto con tutte le forze economiche della città per il rilancio di Roma nei prossimi anni. Sarà una grande stagione di rilancio per Roma, e sono convinto che la città ha tutte le risorse per farcela”.

A Torino Lo Russo batte Damilano

Anche a Torino ha vinto (e non di misura) il candidato sindaco del centrosinistra Stefano Lo Russo. Nulla da fare per l’aspirante sindaco Paolo Damilano sostenuto dalla coalizione di centrodestra. “E’ stato un risultato oltre le aspettative, un esito importante che ci responsabilizza molto”, ha detto Lo Russo parlando nel suo comitato elettorale.  “Erano tanti anni – ha aggiunto – che il centro sinistra non era così unito e capace di fare squadra”. “Oggi è il momento della costruzione della città, l’obiettivo è cercare di far ripartire Torino – ha concluso -, sono aperto alla collaborazione di tutti. Ora il mio primo compito sarà essere inclusivo e sostenere istanze sia di chi non mi ha votato, sia di chi non è andato alle urne”.

I risultati negli altri comuni capoluogo: la destra vince solo a Trieste

Il centrodestra si consola con Trieste dove il sindaco uscente Roberto Dipiazza ha vinto il ballottaggio con Francesco Russo. Dipiazza ha ottenuto il 51,29% per cento dei voti contro i 48,71% del suo sfidante. Ma nelle altre città capoluogo i candidati sindaci sostenuti da Lega, Fdi e Forza Italia non sono riusciti ad imporsi. Dopo il primo turno sembrava tutto in discesa: forse nella storia della politica nessuno ha mai recuperato 16 punti percentuali di svantaggio. Invece Francesco Russo, per la prima volta candidato di centrosinistra a sindaco di Trieste, stava per riuscire nell’impresa. Il ballottaggio si è chiuso con “soli” tre punti percentuali di distacco. Non è il solo primato: il vincitore, Dipiazza, scolpisce nella storia della politica un record, quello di essere stato eletto sindaco per la quarta volta, facendo tirare un sospiro di sollievo al centrodestra sconfitto negli altri capoluoghi di regione. A 67 anni, Dipiazza dice che sarà l’ultima volta, ma l’uomo è capace di sorprendere, nessuno si sente di escludere una quinta tornata.

Shock a Varese, roccaforte leghista

A Varese è stato confermato il sindaco del centrosinistra Davide Galimberti, con il 53,20% dei voti. A Cosenza il candidato del centrosinistra, Franz Caruso, è stato eletto sindaco con il 57,59% dei voti contro il 42,41% dello sfidante del centrodestra, Francesco Caruso.

Ai dem anche Latina

Il centrosinistra vince anche a Isernia dove Piero Castrataro è diventato primo cittadino vincendo con largo margine su Gabriele Melogli. Stesso copione a Latina dove Damiano Coletta è certo della riconferma con un ampio vantaggio sul candidato del centrodestra Vincenzo Zaccheo. Anche Caserta la sinistra può cantare vittoria anche se il margine di Carlo Marino, esponente del Pd, nei confronti del candidato di centrodestra Gianpiero Zinzi è piuttosto risicato. Il centrosinistra perde invece a Benevento dove però viene riconfermato sindaco il centrista Clemente Mastella. Non c’è stata storia a Savona dove Marco Russo, sostenuto dal centrosinistra, ha battuto Angelo Schirru, candidato per il centrodestra.

Salvini: “Sindaci eletti da una minoranza”

Insomma, nelle città medio-grandi per la destra è stata una disfatta. “Avremmo preferito vincere a Roma piuttosto che perdere – ha commentato Matteo Salvini in conferenza stampa a Catanzaro -, ma i cittadini hanno sempre ragione quando scelgono”. Il dato “su cui ragionare” per il leader della Lega “è il non voto, che in alcuni quartieri ha superato il 70%.”. E ancora. “Se uno viene eletto sindaco da una minoranza di una minoranza è un problema non per un partito, ma per la democrazia”. “Penso – ha aggiunto il segretario della Lega riferendosi alle responsabilità che avrebbero portato all’astensione – ai politici e ai giornalisti, perché l’uiltimo mesi di campagna elettorale lo passi parlando di abitudini sessuali e attacchi fascisti…”.

Meloni: “Campagna elettorale trasformata in una lotta nel fango”

La leader di Fdi Giorgia Meloni se la prende genericamente con la sinistra, rea a suo dire di aver “trasformato la campagna elettorale in una specie di lotta nel fango… Ci dicano subito, oggi, se intendono continuare nella opera di criminalizzazione” e ” se vuole continuare a costruire mostri che non esistono. Lo vogliamo sapere ora…”. Quanto al futuro del centrodestra ”ho sentito già Berlusconi, sentirò Salvini. Secondo me dobbiamo vederci già in settimana” per analizzare il voto ai ballottaggi. Il ”centrodestra ha tre posizioni diverse, si deve dare un orizzonte”, una prospettiva politica”. Bisogna ”rielaborare il progetto” politico della coalizione.

Letta: “Il Pd non è più il partito delle Ztl”

Di tutt’altro umore è il segretario del Pd Enrico Letta.”Una vittoria trionfale, che però celebriamo senza trionfalismi” ha commentato l’esponente dem. “E’ un risultato che va al di là di ogni più rosea aspettativa”. Letta è stato accolto da un lungo applauso dei dirigenti del Pd, al suo arrivo al Nazareno per la conferenza stampa sui ballottaggi. “Gli elettori di centrosinistra sono stati più avanti di noi, si son fusi. Abbiamo vinto perché siamo stati uniti”, scandisce. Con questo risultato così travolgente, avremmo l’interesse ad andare al voto, perché il Pd in Parlamento è sotto rappresentato. Ma io invece dico che questo voto rafforza il governo Draghi e al governo chiediamo di andare avanti” dice Letta, spiegando che “ha pagato la coerenza della posizione del Pd sul Green pass e sulla ripartenza. Il Pd, rilanciato, vince ovunque – sottolinea – In questi giorni c’è stato il mantra che il centrodestra aveva sbagliato i candidati. Ma noi abbiamo vinto ovunque, sia dove il centrodestra aveva azzeccato i candidati che dove non li aveva azzeccati”. “Il Pd non è più il partito della Ztl – dice ancora – abbiamo vinto anche nelle periferie, oltre che nelle metropoli, con un risultato a valanga attorno al 60%, questo indica che nelle periferie abbiamo ricominciato un dialogo”.

Tag

Back to top button
Close
Close