economia e politica

Giorgetti e il canone Rai nella Sim

Il Canone Rai potrebbe nuovamente cambiare o almeno l’idea è quella di cambiare il modo di approvvigionamento della tassa per finanziare la radiotelevisione pubblica italiana. Ad oggi sappiamo che il Canone Rai viene pagato in bolletta elettrica e per il futuro il Ministro di Economia e Finanza, Giancarlo Giorgetti, questa cosa non ha molto senso perché ”i contenuti Rai oggi non si guardano più solo con il televisore, ma sempre più con smartphone e tablet”. In futuro dunque l’idea per il Ministro Giorgietti è quella di legare il Canone Rai a qualsiasi linea telefonica mobile insomma, quando faremo la ricarica del cellulare, dovremo stare attenti al fatto che verranno scalati anche i soldi del canone.

Canone Rai come tassa sul numero di cellulare

Da tempo il partito del Ministro Giorgetti promette di abolire o azzerare il Canone Rai nell’arco dei prossimi cinque anni. Al di là dei proclami da campagna elettorale, però, è stato chiaro fin da subito che le cose non erano poi così semplici, tanto che i nuovi vertici Rai, scelti proprio dal centrodestra, hanno chiesto di non cancellare il canone. Chiaramente quello di cui ha parlato il Ministro Giorgetti è solamente un’ipotesi: “Nel medio periodo va aperta una riflessione sul pagamento del canone, attualmente legato al presunto possesso di un apparecchio televisivo. Ma le nuove modalità di sviluppo e di fruizione, come dimostra RaiPlay, consentono di fruire dei contenuti Rai usando vari device”. E qui ha annunciato: “Qualora il presupposto diventasse il possesso di un’utenza telefonica mobile, si avrebbe un aumento della platea e quindi una riduzione del costo pro capite del canone. Oggi sono 21 milioni i cittadini che lo pagano, mentre le utenze telefoniche attive sono 107 milioni”. Insomma, diventerebbe una sorta di tassa sul numero di cellulare.

I problemi

Chiaramente ci sarebbero alcuni “problemi di applicazione”, soprattutto nel calcolo di utenze per nucleo familiare. Andrebbe individuato “un tetto massimo per evitare il pagamento di una somma più elevata”. In questo caso, lo stesso Ministro Giorgetti ha comunque riconosciuto alcune lacune di questo sistema ipotizzato e ha parlato anche di “altri meccanismi” che potrebbero essere individuati da qui al rinnovo della concessione. Non solo perché quello che ha detto ulteriormente il Ministro Giorgetti sulla riduzione del Canone Rai potrebbe non piacere alla maggior parte degli utenti. Sì, perché in questo caso il Ministro ha dichiarato come ””In un’ottica di breve periodo potrebbe valutarsi l’ipotesi di scorporare dalla quota del canone la quota degli investimenti sostenuti dalla Rai, tra i quali quelli volti a ottimizzare la capacità trasmissiva e il livello di copertura delle reti Rai”. Si parla di almeno 300 milioni di euro all’anno, che non sarebbero più pagati con il canone ma ricondotti alla fiscalità generale. In poche parole? I cittadini continuerebbero a pagarli, ma con le tasse ordinarie anziché con il Canone Rai.

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